Eduardo Ambrosio


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19.10.23 1^ lezione DAL 1945 AL 1947

UNIVERSITA' > ANNO ACCADEMICO 2023.24 > EDUARDO

19.10.23 1^ lezione DAL 1945 AL 1947

I rapporti di forza sono subito evidenti e i più forti appaiono la Democrazia Cristiana (DC), il Partito Comunista Italiano (PCI) ed il Partito Socialista Italiano (PSI). Il Partito d’Azione (P.d'A.), nonostante avesse una brillante direzione intellettuale, mancava di un appoggio di base, di massa. Il Partito Liberale Italiano (PLI) comprendeva i vecchi notabili, proprietari terrieri e professionisti.

La DC rinasce come erede del Partito Popolare di Luigi Sturzo, e; Alcide De Gasperi seppe mediare tra idee di sinistra e di destra..
L'Italia - scrive testualmente Kegan - potrebbe essere schematicamente descritta, nell'immediato dopoguerra, come un paese in preda alla lotta fra la forza della rivoluzione e quella della restaurazione.

IL GOVERNO elaborò un piano economico che prevedeva una imposta sul capitale ed una distribuzione delle materie prime volta a favorire la piccola impresa, altro impegno del Governo fu quella "epurazione finanziaria", cioè la punizione di coloro che con il fascismo si erano arricchiti.
Il governo, costituito nel giugno '45, era presieduto da Ferruccio Parri, segretario del Pd'A ed eroe ella Resistenza, era costituito da tutti i partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i quali, intenti a risolvere i loro contrasti politici, si allontanarono dalle reali necessità della popolazione.
Il Governo non aveva la forza di far rispettare la legge e l'ordine e le forze conservatrici temevano che tale situazione avrebbe favorito le forze rivoluzionarie; i movimenti separatisti raggiunsero il culmine nelle due maggiori isole italiane ed, infine, un movimento diretto dal giornalista Guglielmo Giannini denominato "UOMO QUALUNQUE" divenne un partito che attaccava tutti gli altri e politici riuscendo ad ottenere molti consensi.

De Gasperi annunciò subito che, dal 1 gennaio '46, prefetti di carriera e capi di polizia avrebbero sostituito i funzionari del CLN.
Il Governo decise anche di indire, a suffragio universale (è la prima espressione del voto femminile) le prime elezioni amministratine nella primavera del '46 e politiche il 2 giugno '46, quando si sarebbe svolto anche il referendum istituzionale.
I risultati delle amministrative confermano le aspettative: i tre partiti più forti furono DC, PCI e PSI.
Al referendum la Repubblica ottenne il 54% dei voti contro il 46% della monarchia (il Nord aveva votato per la Repubblica e i Sud massicciamente si era espresso per la Monarchia).
Alle elezioni per l'Assemblea costituente i Democristiani ottennero il 32% dei voti, i Socialisti il 20,7%, i Comunisti il 10%, i Liberali il 6%, l'Uomo qualunque sempre più volto verso il passato regime il 5,3% e, infine, il Partito d'Azione scompariva dalla scena politica.

La Costituzione, dopo un lungo periodo di stallo - fino ai primi del '47, ed una forte accelerazione in seguito al viaggio in America di De Gasperi (la scelta di campo internazionale), fu approvata il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948 (cento anni dopo la promulgazione della precedente - lo Statuto Albertino).
I voti comunisti furono determinanti per l'approvazione dell'art. 7 (trascrizione integrale dei Patti Lateranensi del '29), che garantiva alla Chiesa cattolica una posizione privilegiata nel Paese, nello Stato e nell'educazione pubblica.
Occorsero molti anni per istituire alcuni organi importanti, previsti dal dettato costituzionale: la Corte Costituzionale fu istituita nel '55, il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) nel '58, regioni a statuto ordinario nel '70.

Per la grande crisi economica, Einaudi, bloccò i prestiti bancari.
L'Assembla Costituente elesse a Capo Provvisorio della Repubblica l'avvocato napoletano Enrico De Nicola, di estrazione monarchica
IN Guerra Fredda, gli americani fecero capire chiaramente che non desideravano la presenza nel Governo Italiano dei Comunisti e dei Socialisti perché facevano una politica filosovietica; poi la scissione, sollecitata dagli american, del PSI..

A TERZIGNO (1945 TRAVAGLIATO MATRIMONIO DEI MIEI GENITORI , PER INFLAZIONE E MALATTIA)

Sindaci
- Avv. Francesco Finizola - Sindaco - dal 31 luglio 1944 all'11 novembre 1945.
- Francesco Manzella (capo stazione) - Sindaco - dal 15 novembre 1945 al 3 febbraio 1946.
- Insegante Cesare Manzella - Sindaco - dal 4 febbraio 1946 al 25 ottobre 1946.
- Dott. Nicola Maddaloni (medico) - Sindaco - dal 26 ottobre 1946 al 15 marzo 1948.

Parroci Immacolata Don Antonio Rossi dal 1° luglio 1939 al 5 marzo 1955, ).
S.Antonio Don Costantino Salvati dall'11 aprile 1932 al 31 agosto 1971.

COSTRUZIONE DEL CIMITERO Fin dalla autonomia, per il rispetto delle leggi in materia vigenti 43, si pose il problema per il Comune della costruzione del cimitero. I cristiani fino al XVIII secolo seppellivano nelle apposite cripte delle chiese e, la gente di Terzigno ha seppellito fino al 1758 in S. Michele di Ottaviano e dopo nella chiesa dell'Immacolata, successivamente nei Cimiteri di Ottaviano e Boscoreale (gli abitanti di Boccia al Mauro).
Il primo tentativo è del 1937 allorché l'Amministrazione Comunale tentò di espropriare un ettaro di terreno, l'opposizione dei proprietari, circa una ventina, fu tale che la pratica si prolungò per circa dieci anni.
Nel 1949, (MIO ANNO DI NASCITA) con la mediazione del parroco dell'Immacolata, don Antonio Rossi, si raggiunse finalmente l'accordo tra Comune e proprietari (ad ognuno di essi veniva concesso, quale indennità di esproprio, un lotto di terreno per la costruzione della tomba di famiglia, accordo ratificato dal Sindaco Nicola Maddaloni con delibera n. 44 del marzo 1950) e si poté procedere per la realizzazione del Camposanto. Molti cittadini collaborarono come meglio potevano, con trasporto pietre, mano d'opera, ecc. e alla fine del 1949 fu completato il muro di cinta.
L'8 gennaio 1950 fu seppellita la prima salma, quella di Vincenzo Auricchio fu Pasquale.
Il tutto ha determinato una caotica crescita, poco razionale e di difficile gestione.
Il cappellano del Cimitero è, per disposizione del Vescovo e sovvenzione del Comune, il parroco della parrocchia M. S. S. Del Carmine di Boccia al Mauro




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