Eduardo Ambrosio


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FIGURE, DETTI, 8 MARZO

STORIA > STORIA DELLA DONNA > STORIA

SOMMARIO:
-
FIGURE FEMMINILI STORICHE E DEL '900
- Hanno detto che… (frasi di autori celebri)
- 8 marzo: festa della donna


FIGURE FEMMINILI

- STORICHE

IPAZIA Scienziata, bella, libera. Prima martire della Ragione

Ipazia era tante cose: astronoma, matematica, musicologa, filosofa, medico e rappresenta l'origine femminile della razionalità come origine femminile della poesia fu Saffo e della filosofia Aspasia.
Visse nel IV secolo d. C. ad Alessandria d'Egitto (dove era nata intorno al 370 d. C., figlia del matematico Teone) e insegnò nella celebre biblioteca (500mila volumi) fino a quando il <<
grattacielo>> del sapere antico fu distrutto dalle fiamme appiccate dai soldati romani (verso l'anno 400, anche se varie fonti parlano del 270). Non fu solo scienziata, ma anche sacerdotessa pagana, fondendo i confini tra religione e scienza in maniera diversa da come faceva il Cristianesimo dominante. E per questo motivo fu barbaramente uccisa nel marzo del 415 d. C. Dei sicari del vescovo di Alessandria Cirillo (nemico del prefetto romano Oreste a sua volta amico e protettore di Ipazia) la aggredirono per la strada e la scarnificarono con conchiglie affilate (malgrado l'amicizia con Sinesio, vescovo di Tolemaide, che seguiva le sue lezioni, i fondamentalisti temevano che la filosofia neoplatonica e la libertà di pensiero di Ipazia avessero un'influenza pagana sulla comunità cristiana di Alessandria). I suoi resti furono dati alle fiamme nel Cinerone, dove veniva bruciata la spazzatura. E quel giorno i monaci esultarono con le parole di Sant'Agostino, per il quale la donna è solo <<immondizia>>.

Di lei hanno scritto Edward Gibbon, che ha definito il suo assassinio <<una macchia indelebile>> nella storia del cristianesimo, Mario Luzi, che le dedica il poemetto Il libro di Ipazia, e, ancor prima, Voltaire, Diderot, Leopardi, Pascal, Calvino. Lo storico della scienza Adriano Petta, infine, con il romanzo: Ipazia, vita e sogni di una scienziata del IV secolo, ne fa un appassionato racconto.

Ipazia è descritta come bella, intelligente, buona e generosa (la stessa Chiesa la definisce straordinaria) amata da tutti. Erede del pensiero antico, aveva rifiutato di convertirsi al cristianesimo; diceva: "
Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera".
L'atroce morte di Ipazia è dovuta in quanto donna, la fecero a pezzi nella cattedrale cristiana per rendere quel massacro un simbolo, un sacrificio ma, nello stesso tempo, anche l'annuncio dell'esclusione, nel cammino dei secoli, di metà del genere umano, quello femminile, dal mondo della scienza, dove attualmente solo il cinque per cento dei posti di comando è al femminile.

Il ruolo di Ipazia nella storia della scienza è rimasto misconosciuto, molti ignorano che la scienza sperimentale non ha soltanto un padre, Galileo, ma anche una madre, che visse 1200 anni prima.

Ipazia, unica donna matematica per oltre un millennio, inventò l'astrolabio, per studiare i cieli, l'aerometro, per misurare la densità dei gas, e l'idroscopio, per esplorare il fondo marino.

Scienziata rispettata dagli uomini, veniva consultata dai politici di tutta l'aria mediterranea e aveva credito presso la corte di Costantinopoli. Insegnava le sue scienze per strada, per portare il sapere tra la gente comune. Sfidò le leggi di ciò che era socialmente accettabile, ma, per essere tutto questo rinunciò all'amore:
alle richieste d'amore del discepolo Shalim rispondeva di essere sposata alla scienza, ma che, se anche volesse, quel giorno è la biologia a preservarla: ha le mestruazioni, e non cederà.

- DEL '900

NEL CAMPO:
- Scientifico
Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini è nata a Torino nel 1909; a diciotto anni, abbandonato il liceo, era "disarmata davanti al futuro e profondamente infelice". Il 13 ottobre 1987, a settantasette anni, ha vinto il premio Nobel per la Medicina. Fra questi due momenti si colloca la lunga e avventurosa carriera scientifica e umana di Rita Levi Montalcini.
Dai primi esperimenti sugli embrioni di pollo, compiuti nella miseria assoluta a Torino in una stanzetta di due metri per tre dove era confinata per sfuggire alle persecuzioni razziali, che la privarono del diritto di lavorare, insegnare e studiare, al trasferimento negli Stati Uniti nel 1947 fino alla scoperta del "
Fattore di crescita nervosa" (1951) che le ha fruttato il Nobel, e ai successivi sviluppi, Rita Levi Montalcini si è dedicata a un solo obiettivo: esplorare una delle frontiere più sconosciute della fisiologia umana, e cioè i meccanismi biochimici delle malattie senili e la degenerazione delle fibre del sistema nervoso centrale.

-Sociale Madre Teresa di Calcutta:
Questa piccola grande donna di origine jugoslava, premio Nobel per la pace nel 1979, è riuscita a realizzare qualcosa che sarebbe stato umanamente impossibile per chiunque altro.
Fondò un ordine religioso "
Le missionarie della Carità" che opera fra la gente più sfortunata, tra i malati di AIDS e i lebbrosi, tra le migliaia di persone che non hanno il necessario per vivere.
Una fede incontrollabile in Dio ha sostenuto questa piccola donna che, schivando i tanti elogi, diceva: "
è opera di Dio, non mia". Nel suo minuscolo corpo curvo e raggrinzito dagli anni e dalle fatiche albergava un'energia incredibile, infatti la piccola suora si spostava senza posa da una nazione all'altra, secondo il bisogno, per visitare ospedali e confortare i lebbrosi.
Così Madre Teresa, avvolta nel suo sari bianco orlato di azzurro ha raccolto i miseri, i diseredati, e ha dato loro dignità di uomini.

-
Politico Margaret Thatcher
Margaret Tatcher nacque a Grantham, in Inghilterra,nel 1925. Dopo essere stata membro della contea di Finchley e Ministro dell'Educazione e della Scienza, nel 1979 divenne primo Ministro; in quel periodo la Gran Bretagna era un paese in declino, ma grazie alla forza della personalità di questa donna si è avuta una ripresa senza precedenti: bilancio in attivo, calo della disoccupazione…
Ricordiamo le celebri parole che pronunciò entrando a Downing Street il 3 maggio 1979: "
Dove c'è discordia, possiamo portare armonia. Dove c'è errore, possiamo portare la verità. Dove c'èdubbio possiamo portare fede. Dove c'è disperazione, possiamo portare speranza."
Margaret Thatcher ha mantenuto le sue promesse. Oggi è considerata il fenomeno più rilevante della politica contemporanea, non solo Britannica, ma europea.

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Questo secolo (Novecento) ha visto donne avviarsi verso una postazione del tutto nuova per loro, quella dei "protagonisti", tuttavia i loro volti e le loro identità sono ancora troppo deboli, tanto è vero che è molto difficoltoso individuare i nomi, che rispetto a quelli maschili, sono ancora poco numerosi, di queste "stelle" femminili.



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Hanno detto che… (frasi di autori celebri)

-La donna è un uomo inferiore (Aristotele, 323 a.C.)

-La donna è un uomo più morbido
(Alexander Pope, 1732)

-Le bambine cominciano a camminare e a parlare prima dei maschi perché la gramigna cresce sempre più in fretta del frumento
(Martin Lutero, 1556)

-Una donna che pensa è altrettanto ripugnante quanto un uomo che si imbelletta
(G.E. Lessing, 1770)

-Dio ha creato le donne perché le pecore non scrivono a macchina
(K.Armbrister, senatore del Texas, 1989)

-Che idea chiedere l'uguaglianza per le donne!… Esse non sono altro che macchine per la produzione dei figli
(Napoleone Bonaparte, 1817)

-Le donne sono fatte per distrarre. In politica preferisco non vedere delle donne
(Lech Walesa, 1981)

-Nella migliore delle ipotesi le donne sono cattive
(Thomas Dekker, 1604)

-Una donna da all'uomo due giorni di felicità: il giorno in cui la sposa e quello in cui la seppellisce
(Ipponatte di Efeso, VI secolo a.C.)

-La donna ha la forma di un angelo, il cuore di un serpente, la mente di un asino
(proverbio tedesco)

- L'unico modo di comportarsi con le donne è fare la corte se è carina, farla ad un'altra se è brutta
(Oscar Wilde)

- La mancanza di ambizione per la donna è proprio voler assomigliare agli uomini
(anonimo)

- Una donna chiede volentieri consigli al marito se non altro per ignorarlo
(anonimo)

- Una donna ha bisogno dell'uomo come un pesce della bicicletta
(slogan femminista anni '60)



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8 marzo: festa della donna

La scelta della data dell'otto marzo per festeggiare la donna, non è casuale, infatti proprio in questa data agli inizi del Novecento, negli Stati Uniti, in una fabbrica tessile ad alta concentrazione di lavoratrici, ci fu un grande incendio propagatosi nello stabilimento a causa della mancanza di sistemi di sicurezza e delle cattive condizione lavorative in cui erano costretti a lavorare i dipendenti.
Il disastro causò la morte di molti lavoratori, una percentuale altissima era composta da donne di età compresa tra i 18 e i 25 anni, morte soffocate prima di riuscire a raggiungere l'uscita, che era stata sbarrata dal di fuori in modo che gli operai non potessero uscire durante l'orario di lavoro.


Questo triste avvenimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, l
a data dell'otto marzo assunse una importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha subito nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.

Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni femminili organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile; ma è attesa anche dai fiorai che in questo giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'otto marzo, ma sanno benissimo che il loro volume d'affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza.
Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato perduto il vero significato di questo giorno, infatti la maggior parte delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche e concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.


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