Eduardo Ambrosio


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Storia dell'Arte

UNIVERSITA' > ANNO ACCADEMICO 2023.24 > ANTONIA schede di storia dell'arte

19.10.23

Fotocopie: Prima di "raccontare" i nuovi linguaggi dell'arte del secondo dopoguerra, è sembrato doveroso fare un riferimento, attraverso l'arte, agli orrori che si stanno perpetrando, in questo momento, in una parte del mondo, ai danni di innocenti. Come?
Con Picasso e una sua opera, "Guernica", esempio di pittura di impegno civile, simbolo universale della condanna di tutte le guerre e del dovere dell'artista di non restare indifferente di fronte alle minacce portate ai più alti valori dell'umanità e della civiltà.
L' opera è nata dal dolore dell'autore come atto di accusa contro il tentativo di instaurare, in Europa, il dominio della negazione dell'uomo.Gli orrori prodotti dal bombardamento della piccola città basca, Guernica, da parte di aerei tedeschi inviati da Hitler per appoggiare il dittatore spagnolo Francisco Franco, sono riportati nell'opera attraverso la rappresentazione di uno spazio privo di impianto prospettico e costruito per sovrapposizione di elementi: le case in fiamme, gli uomini che cercano di scappare dalle finestre, il terrore degli animali feriti( il toro e il cavallo), i corpi dilaniati, lo strazio di una madre che regge tra le braccia il figlioletto morto, un soldato morto dalla cui mano, che stringe ancora una spada rotta, esce un piccolo fiore, simbolo di rinascita di un mondo migliore.
L' artista applica nell'opera alcuni dei principi propri del Cubismo, avanguardia di cui è ideatore insieme a Braque: la scena è insieme interna(il lampadario in alto) ed esterna( le rovine in fumo). La tavolozza cromatica è limitata al bianco, al nero e al grigio. L'autore rinuncia al colore, simbolo di vita. Il risultato è una rappresentazione monumentale(349×776,5) che "racconta" un dramma contemporaneo ed eterno.

26.10.23
Fotocopie: IL DIBATTITO CULTURALE E ARTISTICO IN EUROPA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Alla fine delle ostilità, e per tutto il decennio successivo, l’Europa non presenta una fisionomia culturale e artistica omogenea. Il trauma della barbarie vissuta incise pesantemente sulle coscienze collettive; molti intellettuali e artisti si impegnarono direttamente nelle vicende della ricostruzione postbellica e nella elaborazione di una nuova visione del mondo.
Un ruolo centrale ebbe in questo contesto il pensiero esistenzialista. Filosofi come il francese Sartre o il tedesco Jaspers sottolinearono la necessità di tornare a mettere al centro della riflessione l’essere umano nella sua esistenza reale, senza implicazioni metafisiche o religiose. Dell’uomo l’esistenzialismo affermava la libertà, da un lato, e ne indagava le condizioni di precarietà e di debolezza dall’altro, favorendone un deciso impegno sociale.
L’esistenzialismo ebbe un’enorme influenza sulla letteratura e sull’arte. Qui fu tra i principali riferimenti per la cosiddetta ARTE INFORMALE, dove si abbandonarono i tradizionali princìpi formali e costruttivi dell’arte a favore di un linguaggio radicalmente antifigurativo, fondato sulla forza espressiva e quasi brutale della materia(2), del gesto(3) e del segno(1). Artisti di primo piano sono Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi e Emilio Vedova.
La Biennale internazionale d’arte moderna di Venezia ebbe un ruolo fondamentale negli aggiornamenti sulle novità del panorama internazionale; nell’edizione del 1948, la ventiquattresima e la prima del dopoguerra, fu possibile vedere le opere delle Avanguardie e scoprire la collezione dell’americana Peggy Guggenheim. Quella del 1964 ci permise di conoscere il fenomeno della Pop Art.
Negli anni successivi alla fine del conflitto la città di New York assunse un ruolo principale come centro propulsore delle ricerche artistiche internazionali. Le ragioni sono varie: il fatto che il conflitto non avesse toccato il suolo americano, la nuova supremazia economica statunitense, il multiculturalismo e la democrazia, l’emigrazione negli Stati Uniti di molti artisti e architetti in fuga dai regimi totalitari europei.

2.11.23
Fotocopie: DIBATTITO CULTURALE E ARTISTICO IN EUROPA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE. Le Avanguardie: Espressionismo. Cubismo

9.11.23
fotocopie: Espressionismo e Futurismo

16.11.23
fotocopie: cubismo

23.11.23
Astrattismo e Dadaismo

30.11.23
la Gioconda di L. Da Vinci



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