Eduardo Ambrosio


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5° quaderno: Ultime attività e conclusioni

TERZIGNO > CENTENARIO dell'AUTONOMIA > Pubblicazioni relative al CENTENARIO

CENTENARIO della Autonomia Comunale di TERZIGNO


ULTIME ATTIVITA' E CONCLUSIONI
QUINTO QUADERNO (o III PUBBLICAZIONE cartacea NON REALIZZATA)


Caro concittadino o, comunque, amico,
Eduardo Ambrosio ti dà
il benvenuto e brinda idealmente con te con

questa coppa di vino in versi


Terra mia bella e violentata, terra di leggenda, di vigneti che si spandono alle falde
del monte, con la musica dei torchi, che, d'ottobre, avverto, qual piacevole danza, dolce
me
lodia che si fonde con il liquore che, gioioso e rosso come la terra di fuoco che lo ha
generato, a fiumi scende dai tini; dai campi di pesche e crisommole, dagli odorosi
giardini di fiori d'arancio, dai vulcanici pendii d'oro coperti da profumate ginestre.
La tua aria respira con i boschi e, nelle sere d'estate, è carezzata
dal soave sapore di brezza che scende dai colli.
L' originale bel nome è l'emblema della
tua esclusività, è la tua forza di
reagire e, nonostante le tante
mortificazioni a cui
se
i costretta,
ri
sorgerai.
Resisti,
sii f
orte,
sei di
fuoco!
RISCOPRIRE LE PROPRIE RADICI
PER RAFFORZARE L’IDENTITA’



SOMMARIO:
- ESTRATTO DIARIO ATTIVITA' DEL CENTENARIO SVOLTE fino a MARZO '13
- ESTRATTO DIARIO ATTIVITA' DEL CENTENARIO SVOLTE fino al Giugno '13

- DIARIO-VERBALE DEI FESTEGGIAMENTI da Giugno 2013
- APPUNTI VARI, le critiche gratuite
- Aforismi
- RICHIESTA ESPRESSA ALL'AMM. COMUNALE PER RICONOSCIMENTI
- Luglio 2013, incontri in Villa Eugenia
- Ottobre 2013,
"La notte della Tammorra"
-
Mie esposizioni economiche!

Allegati:
- il progetto culturale per Terzigno
- "
nate ciento senza danni" (poesia sul Centenario di S. Parisi)


ESTRATTO DIARIO ATTIVITA' DEL CENTENARIO SVOLTE fino a MARZO 2013
Da circa due anni, ho cercato di portare attenzione sulle celebrazione del Centenario con il Sindaco, le Istituzioni, le varie Organizzazioni commerciali e d'impresa, ecc. Solo il 23 ottobre 2012 sono riuscito ad avere un interlocutore nella persona del Consigliere Comunale Antonio Pisacane, il quale mi propose di fare un progetto ad hoc. Subito mi misi all'opera ed il 29 ottobre 2012 ho prodotto il progetto.
Con un
embrionale Comitato per le celebrazioni del Centenario del Comune di Terzigno, si divide Terzigno in otto Contrade: AVINI, MIRANDA, CHIAZZA, MOCIUNI, MASS. AMATI, VIANOVA, MONACI, B. AL MAURO - poi si definisce:

l'organizzazione:
Il Coordinamento
d'intesa con il Sindaco e Presidente del Consiglio sarà composto: - dal presidente onorario: il Sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, - dal coordinatore: l'autore del progetto Eduardo Ambrosio (Delibera di G.M. n. 28 del 29.3.13 - su facebook),
- dal delegato ai rapporti con l'Amministrazione
il Cons. Com. Antonio Pisacane,
- dai responsabili
delle contrade,
- da chiunque
sia portatore di una valida proposta.
Gestione di spesa
per Impianti, Stampa pubblicazioni, Addobbi, Medaglie, Ecc.: direttamente dal Comune;
Per la parte
culturale ci si orienta a realizzare pubblicazioni.

un Concorso per la realizzazione del LOGO del Centenario;

un
programma:
Serata inaugurale: 22 dicembre 2012 Ore 19:00, ritrovo delle contrade con i gonfaloni e al rullo di tamburi. Dal 27\12\12 parte lo spettacolo della "Frasca" nelle otto contrade. Lunedì 11\2\13, per il Carnevale, in piazza Immacolata - con fagiolata, dolci e chiacchiere - sfilata di bambini in costume - carrozza d'epoca - Testamento di Carnevale - performance dei balli dei carri allegorici - 'Ndrezzata e Tammorra.
MARZO 2013 Il coordinatore Eduardo Ambrosio, lo Storico /religioso Giuseppe Boccia, il Teologo Giuseppe Falanga, l'architetto storico Angelo Massa e il delegato Cons. Com. Antonio Pisacane conducono la MANIFESTAZIONE: SULLE RADICI RELIGIOSE, volta a esortare ogni terzignese a ricercare identità, storia e radici, in cui riconoscersi e corroborarsi al fine di partecipare attivamente al progetto del futuro di Terzigno (non esiste una gomma capace di cancellare il passato, al contrario, ogni penna può scrivere il futuro). I relatori presentano: il nome bello e originale (purtroppo solo questo!), la tradizione contadina (in ogni dove si identifica il toponimo col vino, proprio questa peculiarità deve essere il fulcro intorno al quale si deve modellare il futuro della nostra cittadina), i profili biografici di alcuni illustri terzignesi: Salvatore Emblema, Vincenzo Niutta, I Gionti, Antonio Fabbrocini, Troiano Caracciolo Del Sole Vescovo, - tutti Gli Scrittori e Opuscoli su Terzigno. le Chiese: Madonna Immacolata, Sant'Antonio, Madonna del Carmine , San Francesco, San Felice, Santa Brigida di Svezia, Sacro Cuore, S. Maria Paterese o Paucerensis, Santa Teresa, Eremo Camaldoli . tutti i SINDACI, i PARROCI e i MILITARI CADUTI.
Durante la conferenza,
come stabilito il 1.3.13, ho lanciato il concorso a premi per le scuole media ed elementare:

"IL SACRO A TERZIGNO":
(Testi formulati in collaborazione con Don S. Di Giuseppe e consegnati da A. Pisacane ai Dir. Scolastici)

- per i bambini della Scuola Elementare: Ricercare in collaborazione della famiglia (genitori e nonni) tutte le statue o immagini sacre esposte alla fede del popolo, ovunque sono situate: nelle piazze, nelle strade, nei vicoli, e all'esterno delle abitazioni private. Riportare la data storica e il motivo dell'esposizione. - per i ragazzi della Scuola Media (Questionario storico-religioso): Individuare e raccontare un evento storico miracoloso che riguarda il Santo, la Santa o la Madonna della tua Parrocchia. Il lavoro deve essere svolto secondo criteri giornalistici, e, inoltre, devono essere citate le fonti storiche ed eventuali autori, senza tralasciare foto ed interviste.
In seguito fissare tre incontri, direttamente nelle scuole - Media, Elementari Capoluogo e Boccia al Mauro - in date da concordare con i Dirigenti scolastici - al momento non aderenti all'iniziativa, pur regolarmente invano invitati alla conferenza da Antonio Pisacane
(possiamo portare il cavallo alla fonte ma non possiamo costringerlo a bere) - preferibilmente verso la buona stagione per utilizzare il capiente e bello spazio esterno delle scuole, per l'esposizione dei lavori presentati e la relativa premiazione. (REGOLAMENTO E GIURIA DELLA SCUOLA STESSA).

ESTRATTO DIARIO ATTIVITA' DEL CENTENARIO SVOLTE fino a Giugno 2013
L'11.4.13, nell'Opificio Emblema, abbiamo definito la seguente manifestazione per APRILE: Invitando tutta la cittadinanza a quest'alto momento celebrativo della nostra amata Terzigno, abbiamo svolto nel Museo omonimo una manifestazione (manifesto su modello fornito dagli Emblema) in: OMAGGIO AL MAESTRO EMBLEMA:

Il PREMIO TRASPARENZA

Programma:
Giovedì 25\4\2013, ore 19: Cerimonia (con messa solenne in S. Antonio) per la intitolazione di una strada cittadina al Maestro Salvatore Emblema da parte dell'Amministrazione Comunale di Terzigno.
"
Terzigno, Emblema e la critica" - Consegna premio "trasparenza" e Free music, Ciccio Merolla. - Esposizione e degustazione prodotti tipici (Villa Dora, Arpi, ecc.).
Venerdì 26\4\2013, ore 20: "Emblema e il territorio" presentazione del libro "Il Giugno Popolare Vesuviano" di Rosaria De Angelis e tammorre vesuviane.
Sabato 27\4\2013 (per pioggia, svoltosi il 1.5.13), ore 20: " Emblema e la musica popolare" - Consegna premio "trasparenza" e Concerto di MONICA ARNELLI - Esposizione e degustazione prodotti tipici (Villa Dora, Arpi, ecc.).

Nei giorni 6,13,20 e 27.5.13 abbiamo delineato il: PROGRAMMA di GIUGNO 2013: ( manifesti-invito per il 15.6). Il 3.6.13, ore 20, è venuto solo Mimmo e Antonio Ciobb', per cui abbiamo rinviato al 5.5.13 ore 18, quando insieme a S. Pagano (a cui ho consegnato il progetto richiestomi, allegato in calce), abbiamo aggiornato al 6.6.13 ore 15.30, quando abbiamo definito il seguente programma di giugno:
-
Giovedì 20 giugno, ore 20, Sede de L'Archeo, Inaugurazione Mostra archeologica. Ore 20,30, Villa Vanvitelli, Presentazione del programma e della Docufiction "Sulle ali del tempo" (un filmato di 56 minuti, realizzato nella primavera del 2009) con proiezione di una breve selezione - il filmato integrale si può scaricare dal sito del Comune: http://www.comuneterzigno.gov.it/ - Sax Cirillo. Necessità: schermo e proiettore, impianto audio, pedana, sedie e sgabello con tavolo, fiaccole, gonfaloni (Comune, Contrade e Centenario) preparazione per MOSTRA (A. Massa) - invitare direttamente Genovese - i sindaci limitrofi - preparare tutti i gonfaloni da esporre in villa e poi in piazza - Targhe agli ospiti (giornalista Rai3 e M. G. Balzano - Peppe Boccia (già invitato) e teologo Falanga 320 67 25 793 (del 16 marzo) - Vescovo - Parroci e preti di Terzigno - Sindaci che intervengono - eredi Gionti - eventuali altri ospiti . BOTTIGLIA DI VINO DEL CENTENARIO.
-Venerdì 21 giugno, ore 19, in piazza, rievocazione storica religiosa: santa Messa del vescovo Beniamino De Palma - riev. Con figuranti e canti religiosi dalla nascente Corale e Coro della Chiesa - Bimba dello Zecchino d'oro. Stand degustazioni (Dora e Pironti), partecipazione Opificio Emblema. Necessità: Pagano (testimonianza adozione!?) bambina telef.: 081 529 6393 e 333 350 94 34 - Un tamburo e Sciaitan per canto blasfemo - interpreti (io e M. Balzano prepariamo un breve copione): Voce narrante, Mario G. Balzano - cittadini - padri missionari, - l'ostile clero di Ottaviano - contadini - Corale Immacolata. Sedie in piazza- Invitare scuole e, se È IL CASO, INSERIRE TUTTI I PRETI (pregare don Antonio di invitare) DI TERZIGNO E DON VITO.
-
Sabato 22 giugno, ore 11,00, collocazione Logo centenario con vetro su pietra viva in piazzetta DIARIO-VERBALE DEI FESTEGGIAMENTI da Giugno 2013Passanti. Ore 20, Casa comunale, rievocazione storica civile: corteo con figuranti e gonfaloni, tamburi banditori, majorette, VV. UU. e CC (in alta uniforme), carrozze con figuranti (percorso: Via De Martino, Vanvitelli, Palladio, Diaz, Piazza). musiche (anche su CD)su temi rievocativi, patriottici e verdiani (bicentenario). Cena spettacolo .
Necessità: Istruire responsabili contrade, interpreti: Voce narrante, Mario G. Balzano - Gregorio Gionti, Elena Allocca - re e regina, Pasquale e Livia - Giolitti - cittadini - catering, tavoli e sedie in piazza. Stand degust. (Dora e Pironti).
- Domenica 23 giugno, ore 20, in piazza, "Terzigno si esibisce": canzoni tradizionali da singoli e gruppi terzignesi (come ad es.:, De Simone & co., ecc.) e tammorre - cena e musica in piazza con MONZÙ o altro. Stand degustazioni (Dora e Pironti), partecipazione Opificio Emblema Necessità: Invitare responsabili contrade, suonatori di tammorre, ecc Sindaco e Pisacane dai supermercati per vitello sagra e produttori per stand espositivi per il 22 e 23 - Elicottero!?

Fin qui già pubblicato in sintesi sul sito e sulla pubblicazione cartacea.



DIARIO-VERBALE DEI FESTEGGIAMENTI da Giugno 2013

Il 7.6 ho dato
bozza manifesto di programma al Sindaco f.f. Il 10.6 abbiamo definito copione con Balzano, tammorre con Sciaitan, l'uso di villa Vanvitelli con il proprietario per il 20.6. Il 14.6 ho convocato tutti e abbiamo approvato la scaletta di tutta la celebrazione di giugno. Il 14. 6 (a tarda ora) abbiamo definito la locandina che ho subito consegnato al Sindaco f.f. e al Parroco don Antonio.

Scaletta delle attività effettivamente svolte:
-
Giovedì 20 giugno, Villa Vanvitelli (splendida location), F. Gravetti presenta: il programma delle celebrazioni con E. A. e la Docufiction "Sulle ali del tempo" con E. A. e M.G.B. Proiezione di una breve selezione della docufiction - Poesie e brani con M.G.B (e Monade) e concerto di Pasquale Ambrosio, che ha sostituito in modo eccellente l'ambiguo Cirillo, assente per motivi ignoti; tanto più che, nella riunione operativa del 17.6.13 ( i relativi manifesti appariranno il19.6.13), la soprano Tonia Langella affermava di essere già in pieno accordo con il Cirillo per i brani da fare insieme. Buffett con vino della Vigna Pironti offerto dal proprietario della villa. - Venerdì 21 giugno, rievocazione storica religiosa: santa Messa (in assenza del Vescovo, altrimenti impegnato, anche se l'invito è del gennaio '13) del parroco e presbiteri locali - rievocazione da voce narrante (M.G.B. legge un testo di E. A. con un brevissimo inserto di tammorra con Franco Guastaferro e nipote) , canti religiosi da: - la nascente Corale Immacolata con S. Allocca -la superba Corale S. Antonio (anche junior) con Tonia Langella (non si è presentata la Corale del Carmine) - la delicatissima Sevika Pagano (dallo Zecchino d'oro) con genitori . - Sabato 22 giugno, rievocazione storica civile: dopo il recupero della santa Messa del vescovo B. De Palma, corteo delle tre "C" (Comune, Contrade, Centenario) per le strade cittadine con gonfaloni, tamburi banditori degli Alabardieri, VV. UU. (in alta uniforme) e CC, carrozza con figuranti (re: Ambrosio Pasquale, regina: Livia Carotenuto, Gionti: Salvatore Allocca, Giolitti: E. A.). Favoloso concerto dello squisito e simpaticamente disponibile all'allultimo momento Pasquale Ambrosio, Cena (fagiolata e pasta al forno grazie a: Pasquale Auricchio e consorte sig.ra Eleonora, Mario Pagano, consorte sig.ra Marietta e suocera; albicocche e angurie grazie a D. Auricchio) Brindisi finale (torta e spumante grazie a bar Ferraro e Blue) .
-
Domenica 23 giugno, per le pochissime adesione è stato annullato il programma della serata.
Inspiegabilmente, dopo varie conferme, non sono stati allestiti gli Stand degustazioni da parte di Villa Dora e di Vigna Pironti; parimenti inspiegabile risulta essere l'assenza dell'Opificio Emblema.



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APPUNTI VARI, le critiche gratuite:

Dall' inizio dei festeggiamenti continuamente registro critiche, nonostante i ripetuti inviti a partecipare a tutti senza distinzione alcuna, eccone alcune: Su Pisacane da politici come N. e F. Avino: - dovevate invitare ufficialmente le forza politiche (io sono solo un cittadino loro, consiglieri com.unali, mah!); - certa gente, - con chi ti sei messo, ecc. Ho risposto, al loro dire (presenti : Mim. e Ant. A.): di non voler parlare di un loro collega e per di più assente.
-
Mario A. dal tipografo, in occasione del manifesto del logo, mi contestò il suo mancato invito personale per il logo.
A mio invito diretto a:
- Vincenzo C. e Peppe M. (al quale, anche come componente dell'Associazione Commercianti, ho esternato la cosa da oltre due anni - comunque ha sempre affermato di venire alle riunioni, non ancora verificatosi) nessuno mi ha invitato ufficialmente e non leggo manifesti, Michele G. (il 30.5.13, con Annarita, Giuliana, Angela, Anna) non sapevo, a chi avit' invitat'? - nui chi? (ripetuto più volte), ho risposto il comitato, ancora incalza: non sapevo! non mi hai invitato!, non c'ero (comunque ha promesso di venire alle riunioni, non ancora verificatosi): - Luigi B. (can.): nun' facit' scemità, piuttosto pensate a fare qualcosa per i giovani; a me pare, ho risposto, che stiamo facendo proprio qualcosa per i giovani, purtroppo senza storia in quanto appiattiti sul presente - Mario Grazio B., dopo una iniziale distrazione, ha aderito con corposo impegno per la manifestazione di giugno - Luigi B., ha sempre promesso di aderire. - Luigi B. (prof.) mi riferisce che, Dirigenti scolastici e Proff., hanno definito la manifestazione del 22.6.13: "una pagliacciata". Ancora:"Come, uno storico non sa che il nome Mociuni si riferisce al portamento degli abitanti e non ai gattoni", appunto miciuni: in occasione della serata nella contrada furono esposti stendardi con gatti, bisogna dire però che la serata fu organizzata, come nelle altre contrade, esclusivamente e gelosamente dal responsabile della contrada e dai suoi collaboratori (come si evince dal verbale-diario relativo. Inoltre mi hanno accusato di aver diretto da solo il Centenario, infatti i manifesti (tutti visibili su facebook, anche nella firma) sono stati da me firmati (evidentemente solamente immaginato); ho risposto di essere disponibile a qualsiasi confronto.
Infine, nonostante numerosissimi contatti per collaborazione, sempre promessi e mai mantenuti, verso il giornale
il Vesuviano, nel numero di luglio 2013 , alla pagina 4, dello stesso, appare l'articolo: "Centenario di Terzigno, che delusione! - Doveva essere l'anno della celebrazione di eventi commemorativi che si sono trasformati nella solita sagra". a firma Genny Galantuomo. La cosa è difficilmente commentabile, comunque mi viene da pensare, benevolmente, che si tratta di evidente amnesia o di totale assenza da Terzigno dell'autore dell'articolo - cosa molto emblematica per un articolista di giornale locale - , senza aggiungere altro, sarebbe superfluo!

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Aforismi
-
Ai denigratori: - Speriamo che la morte vi trovi vivi - Chi non lotta ha già perso, chi lotta può perdere! - CORRETTAMENTE DOBBIAMO AVERE IL FUTURO ALLE SPALLE E IL PASSATO DAVANTI, COME I CANOISTI.
-
A COSA SERVE AVERE LE MANI PULITE, SE POI SI TENGONO IN TASCA! BISOGNA CORRETTAMENTE SPORCARSI!
- DOBBIAMO ABBANDONARE OGNI PERSONALISMO E LAVORARE CON ABNEGAZIONE PER IL NOSTRO PAESE E BASTA!

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RICHIESTA (mia) ESPRESSA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE:
Riconoscimenti per: Mario Grazio Balzano e Monade in particolar modo il poliedrico Pasquale Ambrosio \\ Salvatore Allocca e Corale Immacolata \\ Tonia Langella e Corale S. Antonio, Pagano Sevika e genitori \\ Pasquale Ambrosio e Livia Carotenuto \\ Pasquale Auricchio e consorte sig.ra Eleonora \\ Mario Pagano, consorte sig.ra Marietta e suocera \\ Franco Guastaferro (Sciaitan), per la loro grande disponibilità e abnegazione.

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In luglio 2013, il Vesuviano presenta "TERZIGNO CITTA'-CULTURA" con 4 incontri in Villa Eugenia, legati alle attività del Centenario.
Intreventi nei vari incontri, oltre all'autore, di:
Gennny Galantuomo (direttore de "Il Vesuviano), Mario Grazio Balzano (voce narrante), Lucio Canzanella (dir. edit. "Il Vesuviano" ), Eduardo Ambrosio (comitato centenario Terzigno).
Di seguito programma come da locandina:
Venerdì 5 luglio h. 20.30, presentazione del libro:"Mai più terroni" di e con Pino Aprile
Con questo libro, Aprile, giornalista e scrittore, completa al trilogia iniziata con "
Terroni", con oltre un milione di copie vendute nel 2010 e proseguita con "Giù al Sud". Con "Mai più terroni", l'autore pugliese prevede la fine della Questione Meridionale grazie a Internet
"La felice constatazione e dichiarazione che il Sud non soffre più la condizione di inferiorità, attribuitagli da 150 anni a questa parte. A far decollare la differenza è stato soprattutto il Web, grazie al quale vengono annullate le distanze e ognuno è cittadino non del suo paese, ma del mondo".

Venerdì 12 luglio h. 19.00, pesent. del libro:"Io e il rock" di e con Giovanni Scudieri
"Francesco Napolitano corre al riparo da un'odiosa routine con un viaggio nella musica. Come in un refrain proustiano, attorno a lui rivivono vecchie fiamme e lotte politiche, governi rossi e neri, la beat generation e le bandiere sotto i cui colori sdoganare la propria dissidenza e il proprio grido di emancipazione".
Martedì 16 luglio h.20, present. del libro:"Manuale di napoletanità" di e con A. Colella
"Perché si dice : -
se so' rotte 'e giarretelle? Perché si dice : - ricchione per indicare un gay? Cosa sono i paraustielli e la guallera? Se hai qualche lacuna culturale su Napoli e la napoletanità prova a recuperare con queste 365 lezioni semiserie".
Giovedì 25 luglio h.19.30, pres. del libro:"Dallo schermo alla strada" di e con D. Macellaro
"Una raccolta di esilaranti battute di filmdiventati cult: cinema, l'amore e il matrimonio; il cinema, la politica e gli avvocati; il cinema e il sesso".

Ad ogni evento il prof. Eduardo Ambrosio illustrerà brevi cenni storici di Terzigno
Ho gradatamente presentato anche la "Pubblicazione del Centenario" appena approntato in tipografia.

In Ottobre 2013, sempre nell'ambito delle manifestazioni del centenario si è tenuta la "notte della Tammorra" con il seguente programma:

Venerdì 11 ottobre 2013 alle ore 19,00 Aula consiliare. Conferenza:
"
Realtà e prospettive del vino del Vesuvio… dalla quantità alla qualità …" Presentazione programma
Interventi: Esperti Enologi - I Sindaci dei comuni Vesuviani - Il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio - Il presidente della Comunità Montana - Il Presidente "TerredelVino" - Il Presidente de' "Strade del Vino" - Aziende vinicole del territorio - Giornalisti di Testate locali e Campane

S
abato 12 ottobre, ore 19,30, Piazza Trojano Caracciolo del Sole
Al caldo dei falò, col conforto degli stand per degustazione e gastronomia, intorno al laviello per la pigiatura, si esibiranno senza sosta LE PARANZE della TAMMORRA

MUSICA TRADIZIONALE - VINO CON IL LAVIELLO IN PIAZZA - PIETRA LAVICA
CONCORSO GRAFICO: "Il Manifesto 2013 delle Terredelvino"
(REGOLAMENTO PRESSO IL COMUNE)
Necessità per il 3.10.13: notizie storiche (Eduardo Ambrosio) Voce narrante (Mario Grazio Balzano) Ragazza in costume con tammorra Un minimo di esposizione dei vini degli intervenuti
Necessità per il 12.10.13: ragazze per pigiatura - anziani con copiello e coruoglio - carretto con tammorra, voci e uva - botti - ombrelloni - plance - legna - bracieri (4 o 6 o 8)

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Aggiornerò in seguito su mie forti esposizioni economiche per poter finalmente stampare la pubblicazione e per i costumi del 22.6.13!


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allegato:

AL SINDACO F. F. DEL COMUNE DI TERZIGNO STEFANO PAGANO
il progetto culturale per Terzigno
Consegnato il 5.6.13 e, nonostante la premura nel riceverlo, il Sindaco f.f. non mi ha ancora contattato


Allo scopo di fornire una risposta alle numerose richieste di concittadini, soprattutto giovani studenti, di notizie per conoscere la nostra storia e, nel contempo, un'occasione di identità e storia delle radici, in cui riconoscersi e corroborarsi al fine di partecipare attivamente al progetto del futuro di Terzigno - realtà attualmente sospesa tra un preciso passato, identificabile in una cultura contadina caratterizzata dai suoi lenti e armoniosi ritmi sviluppo e un incerto e indecifrabile futuro, identificabile in una cultura a vocazione terziaria, che non riesce a staccarsi da quella contadina a causa di una trasformazione avvenuta, a partire dagli anni Settanta del '900, in modo repentino saltando l'indispensabile fase di sedimentazione - necessariamente imperniato su un discorso storico-civile locale e volto al globale (glocal: si è abitante del villaggio e cittadino del mondo); si propone: il recupero della memoria e scoperta - o meglio riscoperta della sua gente, attraverso le varie iniziative promosse per la loro fruibilità, con attendibilità sul territorio e con una sequenza temporale narrativo casuale.
I ricordi del passato, le potenzialità del presente, i traguardi del futuro possono diventare in maniera sempre più serrata, ricerca dell'identità. Il progetto intende promuovere, altresì,
una nuova cultura (attraverso l'attivazione di iniziative capaci di attrarre l'interesse) che sia in grado di potenziare le capacità espressive e comunicative dei giovani affinché possano essere sempre più autonomi con maggiore capacità di relazionarsi e trovare un giusto posto nella società attuale. Inoltre, il progetto cercherà di avviare in modo permanente l'attività di informazione-comunicazione.


La valorizzazione della località di Terzigno sarà luogo dei ricordi e fornirà una miniera di spunti per il recupero dell'identità, agricola, imprenditoriale. In un messaggio che, pur valorizzando il territorio, diventa universale. Tale esperienza - consolidamento dell'identità storica, attualmente frammentata e lontana dall'essere patrimonio collettivo condiviso; promozione del patrimonio artistico e co/ulturale; rafforzamento della vocazione commerciale dell'economia locale, attraverso la sensibilizzazione degli imprenditori locali verso l'utilizzo di pratiche di gestione di tipo manageriale; coinvolgimento dei cittadini in tutte le fasi di realizzazione - la si porterà, per conoscenza, nelle scuole.

Tutto deve svolgersi secondo le più elementari regole democratiche:
- Quando ci si siede ad un tavolo e si discute la risoluzione finale è di tutti anche se la nostra idea era inizialmente antitetica, non si abbandona.
- Se tu dai un euro a me ed io un euro a te, dopo abbiamo entrambi un euro come prima; ma se tu dai un idea a me ed io una a te, dopo abbiamo entrambi due idee
- Chi dice che ha capito e non fa niente, non ha capito niente!

Al fine di definire la vocazione della nostra comunità, è necessario, ripensare e pianificare lo sviluppo di Terzigno tenendo presente che
una società contadina è spontaneamente caratterizzata da alcune specificità: individualismo, fedeltà alla tradizione, spiccato senso della proprietà - 'a rrobb', 'o lemmet', ecc - insomma affermazione del privato; al contrario, uno sviluppo terziario necessita indispensabilmente di una marcata presenza del pubblico con servizi e organizzazioni condivise e collettive: aree pubbliche, mercati, associazioni, ecc. Non è possibile, in assenza di razionali programmazioni capaci di coniugare vecchio e nuovo, uno sviluppo terziario in una mentalità contadina, situazione che, oltre a negare ogni identificazione e appartenenza, genera disordine e sottosviluppo.

La proprietà - per esempio - di Acqua e sapere o di una festa popolare che è una festa del popolo non una festa per il popolo - quali patrimonio dell'umanità, sono beni di tutti, ciascuno deve essere messo nella condizione di difenderli, anche agendo in giudizio a tutela di un bene lontano dal luogo in cui si vive. Essi appartengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può vantarne pretese esclusive; incorporano, inoltre, la dimensione del futuro, e quindi devono essere governati anche nell'interesse delle generazioni che verranno, per cui per la loro " titolarità diffusa" devono essere amministrati muovendo dal principio di solidarietà.
Negli esseri umani - quali chimere genetiche, dipendenti da come ci si è evoluti nel corso di milioni di anni - e nelle formiche, sopravvivono si gli individui più egoisti, ma anche e soprattutto i gruppi con maggior numero di membri solidali tra loro. Queste due specie hanno due cose in comune: la tendenza a compiere atti di altruismo nell'ambito del proprio gruppo e il fatto di avere colonizzato il Pianeta. A spiegare il successo delle specie sarebbe una selezione naturale non di parentela ma di <>: selezione del successo dei singoli individui nel sopravvivere tanto da trasmettere i propri geni alla prole; la selezione tra i gruppi, che premia le organizzazioni più solidali. Oggi è fondamentale sapere che la competizione dell'individuo per accaparrarsi risorse e per accoppiarsi è importante quanto verso il proprio gruppo, al cui interno spesso gli individui egoisti hanno la meglio. Ma in una competizione tra gruppi (umani o insetti), le organizzazioni basate sulla cooperazione prevalgono sulle collettività composte da individui egoisti. Internet con la sua immensa mole di notizie accessibili a tutti è altruismo allo stato puro.
Tra utilizzazione del bene e produzione di profitto; tra disponibilità di un bene e sua "recinzione" che impedisca utilizzazione da parte di altri; tra diritti di proprietà e creatività intellettuali; tra beni materiali e beni comuni virtuali; tra valore economico e riduzione a merce; tra sguardo locale e proiezione globale: molte sono le divaricazioni da considerare nella loro storicità, sfuggendo così alle trappole ideologiche di cui è disseminata la riflessione sui beni comuni.
La conoscenza da bene comune a merce globale? I beni comuni ci parlano dell'irriducibilità del mondo alla logica del mercato, indicano un limite, illuminano un aspetto nuovo della sostenibilità: che non è solo quella imposta dai rischi del consumo scriteriato dei beni naturali (aria, acqua, ambiente), ma pure quella legata alla necessità di contrastare la sottrazione alle persone delle opportunità offerte dall'innovazione scientifica e tecnologica.
Il futuro (Internet testimonia) cancellato dallo sguardo corto del breve periodo, ci è imposto dalla necessità di garantire ai beni comuni la permanenza nel tempo. Ritorna, in forme che lo rendono ineludibile, il tema dell'eguaglianza, perché i beni comuni non tollerano le discriminazioni nell'accesso se non a prezzo di una drammatica caduta in divisioni che disegnano davvero una società castale, dove ritorna la cittadinanza censita, visto che i beni fondamentali per la vita, come la stessa salute, stanno divenendo , o rimangono, più o meno accessibili a seconda delle disponibilità finanziarie di ciascuno. Intorno ai beni comuni si propone così la questione della democrazia e della dotazione di diritti di ogni persona.
Proprio nella dimensione globale queste considerazioni assumono particolare rilevanza. La possibilità di affidarsi ad una logica diversa è legata anche alla consapevolezza, in una visione per forza di cose planetaria, che devono essere garantiti i beni comuni ormai irriducibili alla misura del mercato e che sempre più spesso non possono essere richiusi nei confini nazionali.
Una Città di qualunque dimensione, quale ente nella sua autonomia territoriale, deve avere la sua personalità non solo giuridica, ma soprattutto morale: promuovendo attività di ogni tipo, onora la sua gente, si mostra degna della stima e dell'affetto dei propri cittadini e provoca, infine, cercando di fare bene il bene, l'altrui simpatia attirando l'attenzione dei forestieri che, per la cortesia dei suoi abitanti, la visitano e ne apprezzano il grado di civiltà raggiunto.
Non esiste una gomma capace di cancellare il passato, al contrario, ogni penna può scrivere il futuro!
"Terzigno" - al contrario dei comuni viciniori o vesuviani - ha un bel nome - che è di terra e soprattutto di fuoco, che scende dal monte e furente, come acqua di un torrente in piena o come pioggia impetuosa che cala dal cielo, ripetutamente straripa per la valle fecondando le zolle della fertilissima terra terzignese - e, pur essendo il più vesuviano dei paesi, non ha l'appellativo "vesuviano".

L'aria, il respiro degli alberi, quel sapore di brezza che, nelle sere d'estate, viene dai boschi penetrano nel terzignese, lasciando una traccia indelebile per tutta la vita, qualunque sia il percorso che si compirà. Chi cresce accanto al Vesuvio non riesce a staccarsene, conscio di gioie (pietre, lapillo, piperno, vigneti, frutta, aria, fiori, panorami, ecc.) e dolori (distruzione, colate laviche, esplosioni, ecc.) che da esso provengono, resta segnato, nel bene (creatività, giovialità, intraprendenza, vulcanicità, ecc.) e nel male (indolenza, pressappochismo, incoerenza, ecc.), dalla sua magica emanazione.

La nostra città non può prescindere dalla sua tradizione contadina: in ogni dove si identifica il toponimo col vino, proprio questa peculiarità deve essere il fulcro intorno al quale si deve modellare il futuro della nostra cittadina.
Il vino in termini qualitativi - rigide norme di produzione, specificità del sito, qualificato imbottigliamento, ecc - e non più quantitativi ('o carr' 'e vin') sta conquistando, nella società contemporanea nazionale e internazionale, una nicchia sempre più ampia. Dopo le colpevoli distrazioni del dopoguerra, quando in tutta Italia si incentivavano le colture specifiche attraverso la riforma verde, si deve recuperare il tempo perduto e imboccare decisamente, attraverso una forte presenza incentivante dell'ente pubblico, la strada della cooperazione con l'unico obiettivo di elevare, razionalizzare e migliorare la produzione di questa nostra unica e, storicamente, molto celebrata "ricchezza".

"
Tutte le cose sono figlie della terra" (Eraclito).

L' uomo del sud non può prescindere dalla forte connotazione napoletana (quasi del tutto separata dagli ambiti politici ed artistici) della filosofia italiana: Magna Grecia o, più recentemente, Giordano Bruno -che spezza ogni principio gerarchico, individuando in tutti gli uomini un centro vitale di uguale dignità - e Giovan Battista Vico -che trasporta questa concezione dall'ambito dello spazio infinito a quello di tempo. Lo storicismo, appunto, ha messo le radici proprio a Napoli anche se la voce filosofica principale di Napoli.

Nella nostra epoca è molto evidente l''ostracismo per la memoria, anzi decisamente si avverte ostilità e incapacità a rapportarvisi, nonostante che istituzioni, enti, associazioni, o anche singoli cittadini, non mancano di adoperarsi in proposito suscitando e/o alimentando la pratica del ricordare, e tuttavia con risultati che rischiano di essere al di sotto delle aspettative e della necessità.
Oggi è necessario un ritorno alle origini come premessa per un nuovo impegno nello sforzo di decifrare la realtà contemporanea, al fine di comprenderla, modificarla e orientarla. Compito arduo da compiere con umiltà e generosità per essere prezioso e fruttuoso.
Non possiamo ricordare "per legge" (come le varie celebrazioni o commemorazioni), occorre, piuttosto, ancorare il tutto ad un concetto ed ad una pratica forti, dotati di una spinta incontrovertibile. E questo sembra che possa/debba essere il "diritto alla memoria", e la considerazione di questa come "bene comune". Comunicare e trasmettere di generazione in generazione la memoria, non avulsa dal contesto storico - in cui c'è un prima , un durante e un poi - significa assicurare e garantire a tutti e per tutti l'esercizio e la fruizione di un diritto.
Il primo diritto è quello di avere diritti, che è il "bene comune" e si realizza nei diritti funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali e al libero sviluppo della personalità; pertanto vanno salvaguardati e sottratti alla logica distruttiva del breve periodo.
La memoria richiama il passato, ma in realtà riguarda il presente e, soprattutto, il futuro, e dunque, destino e progettualità, decisioni che impegnano da qui e per sempre il nostro modo di esserci e di vivere il mondo che ci circonda e nel quale abiteranno i nostri figli. Non ci si può, con il rifugio nell'assoluto irrazionale, affidare a più o meno insidiosi uomini della provvidenza o adorare una presunta oggettività della realtà, delle scienze, imprigionandosi, di fatto, in un mondo privo di creatività, originalità, di libertà.
Come i canoisti è opportuno porre il passato davanti ed il futuro dietro di noi: guardare il passato per far scaturire il futuro - "La storia è critica di ciò che è e progetto di cosa deve essere".

Al fine di promuovere una sempre maggiore identità e appartenenza alla comunità cittadina, si invitano tutti i Terzignesi (per capirci, quelli, come me, malati di "Terzignite": termine della cara collega al liceo di Terzigno Filomena Taddeo) a fornire ogni possibile conoscenza (foto, storie, tradizioni, detti, indicazioni di località e nomi - 'o strangianom' - e quanto altro in suo possesso su Terzigno) per poterla inserire in una sorta di aggiornamento annuale come agenda o almanacco.


Con questa coppa non di vino ma in versi, esterno la mia personale Terzignite:

Terra mia bella e violentata, terra di leggenda, di vigneti che si spandono alle falde
del monte, con la musica dei torchi, che, d'ottobre, avverto, qual piacevole danza, dolce
melodia che si fonde con il liquore che, gioioso e rosso come la terra di fuoco che lo ha
generato, a fiumi scende dai tini; dai campi di pesche e crisommole, dagli odorosi
giardini di fiori d'arancio, dai vulcanici pendii d'oro coperti da profumate ginestre.
La tua aria respira con i boschi e, nelle sere d'estate, è carezzata
dal soave sapore di brezza che scende dai colli.
L' originale bel nome è l'emblema della
tua esclusività, è la tua forza di
reagire e, nonostante le tante
mortificazioni a cui
sei costretta,
risorgerai.
Resisti,
sii forte,
sei di
fuoco!
RISCOPRIRE LE PROPRIE RADICI
PER RAFFORZARE L'IDENTITA'

Le città hanno una vita propria: hanno un loro proprio essere misterioso e profondo: hanno un loro volto: hanno, per così dire, una loro anima ed un loro destino: non sono cumuli occasionali di pietra: sono misteriose abitazioni di uomini e più ancora, in certo modo, misteriose abitazioni di Dio: Gloria Domini in te videbitur: Non per nulla il porto finale della navigazione storica degli uomini mostra, sulla riva dell'eternità, le strutture quadrate e le mura preziose di una città beata: della città di Dio!
Una comunità (o città) per sopravvivere deve fare perno sulle giovani generazioni, purtroppo però si deve registrare un forte abbandono generalizzato, specialmente per i giovani, al proprio piacere ed alle passioni in modo sfrenato tanto che anche ciò che dovrebbe condurre alla beatitudine diventa dannazione: non ci si meraviglia dei misfatti con cui l'uomo infuria contro sé stesso e contro gli altri. La timidezza della vecchiaia, però, non deve impedire di chiamare le cose col loro nome.
In una comunità non bastano più le punte avanzate o vivere di rendita assaporando gli ultimi bagliori, "seduti sulle spalle di giganti". Non bastano individualità di spicco, i singoli per nascondere le debolezze ed occultare un generale sprofondamento. Del resto per essere qualcuno è necessario che gli altri lo riconoscano, percui abbiamo bisogno degli altri (per esempio: dire grazie rappresenta contemporaneamente il riconoscimento di un debito e di un diritto verso gli altri).
La mancanza della cultura accompagna ed accelera un decadimento dei valori umani.
Non si può essere cittadini completi senza conoscere la storia del proprio paese, senza padroneggiarne i valori più duraturi. Non va ripetuto l'errore di affidarsi ad una data o ad un periodo, poi quando è passato l'eventospegnere la luce.
La cultura - popolare (Tammorra, parlata, ecc) non perché scadente, ma perché di tutti-
deve esistere per volontà dei cittadini, per l'apporto entusiasta della società civile; essa deve tendere a costruire un'identità delle giovani generazioni, altrimenti rischiamo di perdere noi stessi. Il rispetto della storia, è rispetto per noi.

Nonostante il "nemo profeta in patria", non ho mai ceduto alla tentazione di desistere perché è impossibile qualunque iniziativa, anzi credo fermamente in questo progetto e a tutti quelli rivolti al sociale.

Il progetto, in conclusione, è volto a realizzare una serie di attività di genere vario (ludiche, celebrative, cu/olturali, ecc.), nonché la redazione di un documento, per aggiungere e completare quelli già esistenti, con cui promuovere il territorio terzignese, attraverso le sue offerte uniche di artigianato artistico, produzioni tipiche, contesti naturalistico-ambientali, beni storico-architettonici e tradizioni popolari.

ALCUNE TRA LE ATTIVITÀ' POSSIBILI:

1. Alimentare dibattiti e discussioni su argomenti come: TERZIGNO, DOVE L'ARTE DEL VINO È ANTICA - IL VINO DI TERZIGNO NELLA STORIA - REALTÀ E PROSPETTIVE DELL'ASSOCIAZIONISMO VITIVINICOLO VESUVIANO - COME IL VINO ARRIVA IN TAVOLA - ALLA RICERCA DEI VOCABOLI PERDUTI - IL "LAVIELLO": ENTUSIASMI E VECCHI RICORDI - COSA FARE PER PRODURRE IL VINO DOC?. - LE REGOLE PER IL VINO DOC - IL VINO ATTRAVERSO LA DEGUSTAZIONE - IL VINO TRA VECCHIE NUOVE TECNOLOGIE. Ecc.
2. VOLONTARIATO - MANIFESTAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVE: INCONTRO CON EX AMMINISTRATORI - LA POLITICA VISTA DAI GIOVANI - CONVEGNO SULL'IMPRENDITORIA - MOSTRA FOTOGRAFICA SULL'EVOLUZIONE URBANA DI TERZIGNO - RICONOSCIMENTI AD ARTIGIANI ED IMPRENDITORI TERZIGNESI.
3. PALIO DELLA BOTTE: LA DISFIDA DELLE CONTRADE.
4. LE FAVOLE CON PREMI PER LE MIGLIORI. -
5. CONCORSI PER LE SCUOLE (SOPRATTUTTO PER LA SCUOLA MEDIA) E PER LA CITTADINANZA TUTTA: ARTISTICO E FOTOGRAFICO "OBIETTIVO TERZIGNO" SU: - ENOLOGIA, - GASTRONOMIA TIPICA, - CUPOLE, - VILLE ROMANE, - VILLE VESUVIANE, - 'E CCURTINE, - CASE RURALI.
6. PIPERNO: UNA PIETRA VIVA DA VALORIZZARE: LO SCALPELLINO
7. PIGIATURA IN PIAZZA CON SUCCESSIVE SVINATURA E TORCHIATURA, il "LAVIELLO": ENTUSIASMI E VECCHI RICORDI - BOTTAIO - PROCESSO AL VINO -- "PORTONI E CANTINE APERTI"
8. ALBERATA NATALIZIA : concorso meritorio per l'adozione da parte dei cittadini di uno piccolo (1 o 2 mq.) spazio pubblico delle villette comunali concesso dal Comune per una simbolica cifra (euro 1), spazio da sistemare, curare e completare con un albero (quello natalizio della propria famiglia).
9. Tavola rotonda: cultura e modelli culturali - TERZIGNO DA LEGGERE: pubblicazioni di autori terzignesi e di scritti su TERZIGNO. Performance di alunni delle scuole.

Si auspica la partecipazione della cittadinanza tutta animata al meglio dalle Associazioni presenti sul territorio.

Il cittadino di Terzigno Eduardo Ambrosio, ermeneuta.


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"nate ciento senza danni"
(poesia sul Centenario di Salvatore Parisi da San Giuseppe V., presentata il 12 ottobre 2013)


Maie nisciuno ha parlato \ e stu paese accussi chiaro, \ s'arricorda e primme tiempe \ 'a cuntrada 'e Ottajano.
Crocevia importante \ e chilli tiepe de romani, \ testimoni so' 'ste ville 1 ca 'sta terre c'à dunate.
Mo è cagnato , assai gruosse \ cunusciuto a tutt' 'o munno; \ pe' stu vino, delicato \ ca 'o Signoro v'ha dunato.
E' nu popolo importante \ ca fatica unestamente, \ sempe pront' quanno serve \ pe' l'aiuto e tanta ggent'.
Ve 'nvitammo quanno l'uva è maturat' \ chello DOC " 'a lacrima 'e Crist'", \ doppo fatt' 'na mangiata \ ve disseta e ve cunsola.
Po' ve facite 'na ballata, \ addò è stat inventata, \ 'a tammurriata napulitana \ c' ha creata zi' Ferele.
Lentamente po' saglite \ 'a muntagna 'nfino a cimma, \ che criature e nu pallono \ nun se pava l'aria fine.
Certamente si ve serve \ quacche pietra importante, \ 'e pepierno chillo vero \ come 'a cape de Terzignesi.
Chi sà quante n'ha passate \ tutta colpa do Vesuvio, \ ma S.ANTONIO 'o prutettore \ ha fermata 'a lava 'e fuoco.
Cu 'a pacienza e passione \ senza sosta unestamente, \ c' 'o sudore e tant'ammore \ pò 'o lpaese sullevà.
Ma chist'anno è assai speciale \ pe' stà gente accussi vere, \ se festegia 'o CUMLEANNO \ CIENTE ANNI COMUNALE.
E' 'na festa pe' quartieri \ cose pazze ca se fanne, \ cu laiuto do comune \ pe' sti iuorni ricurfà.
Pure 'o carre è na sfilata 1 addobbato 'e qualità, \ cu sta gente tutt'attuorno \ pe' nu iuorno e guai a mmare.
Vuje venite e v'accurgite \ ca nun dico fesserie, \ 'o pueta è testimonio \ 'e stà vera rarità.
Quante cose hannu fatto \ chilli viecchi cumandant', \ pe' 'grandì stu paese \ pe dimana dint'à mente.
Certamente nun se fermano \ chisti nuovi arrivati, \ pe' ancora migliurà \ e cchhiù grande diventà.
Perdunate si quaccuno \ ha sbagliato nun vulenno, \ mo se pente amaramente \ e 'nda notte tene mente.
Ma di certo certamente \ 'o comune è presente, \ sempe pronte unestamente \ pe' chiunque senza prezzo.
Ma cchiù bella realtà\site vuje genta vera, \ c'aiutate sti emigranti \ è a Maronna v'accumpagna.
E io ca sò verità \ già m'enchino a stà realtà, \ e ve dico 'a dint''o core \ site e primme da Campania.
Ma nu grazie comm' 'o cielo \ 'o dunammo 'o cumitato, \ pe' stu tiempo regalato \ a stù paese accussi caro.
Mo ve prego signori cari \ sena scuirno alluccanno, a TERZIGNO augurammo \ nate ciento senza danno.


All'autore un ringraziamento personale particolare data la sua continua partecipazione e attenzione, nonostante non terzignese.




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