Eduardo Ambrosio


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ANNI CINQUANTA

UNIVERSITA' > I MIEI RICORDI DA ELABORARE

1- 10.3.20 Attività virtuale: I MIEI RICORDI

Cari amici, purtroppo siamo costretti in casa per un bel po' di tempo, ma voglio proporvi, sia pure virtualmente, una qualche forma di attività, per sentirci e risollevarci.
Invito tutti a ricordare e quindi pubblicare su whatsapp o facebook eventi del proprio vissuto in un preciso periodo del quale io fornisco le coordinate.
Ad esempio: a Terzigno chi era il sindaco. il parroco ed altro. A partire dagli Anni Cinquanta e un decennio a settimana.
Infine raccogliamo tutto in un opuscolo.

Iniziamo con gli Anni Cinquanta (1950 - 1959):

SINDACI:
*Dott. Nicola Maddaloni (medico) - Sindaco - dal 28 marzo 1949 al 24 settembre 1950. *
*Dott. **Mauro Menzione *- Sindaco - dal 25 settembre 1950 al 29 giugno 1952.
Giuseppe Giordano (monarchico) (comm. vini) - Sindaco - dal 30 giugno 1952 al 20 novembre 1960.

PARROCI:
Parrocchia Immacolata Concezione
Don Antonio Rossi dal 1° luglio 1939 al 5 marzo 1955, si adoperò per la risoluzione dei contrasti per la costruzione del cimitero, incentivando anche la costruzione del muro di cinta .
Don ** Luigi Prisco** dall'8 marzo 1955 al 31 ottobre 1971, il parroco della mia infanzia, non sempre molto impegnato, ma riuscì, attraverso la delega a validi collaboratori, ad attivare molto bene l'Azione Cattolica.

S. Antonio
Don Costantino Salvati dall'11 aprile 1932 al 31 agosto 1971.

Carmine Boccia al Mauro
Don Alfredo Muoio dal 16 luglio 1954 al 31 maggio1969.

Per saperne di più clicca su ambrosioe.altervista.org ai bottoni Terzigno e poi Settecento e Novecento


16.3.20. Per quanto mi riguarda, data l'età sono nato nel 1949, ricordo poche cose che elenco:
la grande signora di neve nel cortile di mia nonna nel 1956;
la caduta di un aereo ai Passanti con il crollo della abitazione e la carlinga sulle macerie, morì l'intera famiglia;
il mio rifiuto di frequentare l'asilo delle suore salesiane " 'e cape 'e Pezze" dopo un incidente (scontro violento con un'altra ragazzina nel cortile) che mi costò la frattura del naso, ancora evidente: ricordo che svenni in una pozza di sangue;
alle elementari era una gara ogni giorno per essere tra quelli a cui Peppino (il bidello) distribuiva, nello scantinato, quel formaggio giallo di provenienza americana e un pezzo di pane;
le befane del parroco (Prisco) con biscotti e caramelle;
curiosità per l'attività di mio padre, che seguivo in campagna insieme ai miei fratelli appena tornati dalla scuola, per la realizzazione di una cooperazione agricola e una cantina sociale (sono andato una volta con mio padre ed altri coltivatori a visitare una cantina sociale dei Castelli Romani), sempre tentata ma mai realizzata (Terzigno era oppressa dai mediatori - compreso il sindaco ed il nonno di mia moglie di Ottaviano - che decretavano a loro piacimento la vendita del vino con una lunga serie di gabelle: i caponi a natale, i carciofi a pasqua, trafeche con pranzi infiniti e omaggio per tutti dai numerosi amici del cantiniere di Napoli al pesatore e autista.
dopo la messa mio padre mi prendeva per mano e andavamo a comprare sale e sigarette da "Speranza 'a tabaccara" mentre passavamo davanti alla sede del PCI dovevo passare dal lato opposto (i comunisti mangiavano i bambini).

FOTO
(visibili su facebook: Università Popolare di Terzigno): Una cantina a Napoli con il vino Terzigno e Pelleg. a Pompei del 1950.


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