Eduardo Ambrosio


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DIDATTICA DELLA STORIA

STORIA > DIDATTICA E LAB.

DIDATTICA DELLA STORIA

Per una didattica della storia non si può più prescindere dal vicino spaziale e temporale, più soddisfacente della storia generale, forse addirittura impossibile a farsi.
Con la globalizazione si rende sempre più necessario il riferimento al locale (una sorta di glocal), per individuare i riferimenti, per situare e riconoscersi.

Studiare storia significa fare storia: il laboratorio (al tempo stesso mentale e fisico) in aggiunta alla lezione (oggi possibile per tutte le discipline).

LA STORIA È UN PROFETA RIVOLTO INDIETRO: DA CIÒ CHE FU, CIÒ CHE SARÀ

PER LA MEMORIA. SALVIAMO (COME AL COMPUTER) IN MEMORIA, CIOÈ DIMENTICHIAMO (OGGI. MEMORIA CONDIVISA VUOL DIRE SMEMORATEZZA CONCORDATA COME AD ES. "I BRAVI RAGAZZI DI SALÒ").

TESTIMONIANZA AUTOBIOGRAFICA IN UN FORTE RAPPORTO CON LA STORIA CONTEMPORANEA:
L'INDIVIDUO È A POSTERIORI, È IL FATTO

PER CAPIRE SEMPRE MEGLIO BISOGNA BEN INDIVIDUARE:

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IL QUANDO"

LA STORIOGRAFIA RIVALUTA
LA BIOGRAFIA PERCHÉ SI FA STORIA PARLANDO DI UOMINI (IN GENERE INFANZIE DIFFICILI COME IL CASO DI HITLER, STALIN E, IN PARTE, MUSSOLINI PROSPETTANO UNA SORTA DI RIVALSA ALLE SCONFITTE DA RAGAZZI CON UN FORTE DESIDERIO DI GRANDEZZA).

NELLA VITA DI TALLYERANT SI LEGGE TUTTO L'ANTICO REGIME, IN QUELLA DI CAVOUR IL RISORGIMENTO E IN QUELLA DI BISMARK L'INFLUENZA DELLA GERMANIA.

"
GLI SPAZI" LA STORIOGRAFIA UTILIZZA "IL DOVE"

BISMARK FA ALLEANZE A SCACCHIERA PER NON ESSERE ACCERCHIATO (PATTO DI CONTROASSICURAZIONE CON LA RUSSIA).
RICHIELIEU INDICA, GIÀ NEL '600, NEL CONTROLLO DEL CENTRO EUROPA (ALLORA MONDO) LA VERA POTENZA : STRADA RIGOROSAMENTE PERSEGUITA DAI SUCCESSIVI LUIGI XIV (IL RE SOLE), E DAI NAPOLEONE I E III.
SUI MARI L' INGHILTERRA PER POTER CONTRASTARE AIUTA SEMPRE I PIÙ DEBOLI.
L'ANTICA RIVALITÀ PER IL CONTROLLO DEL CENTRO EUROPA TRA FRANCIA E GERMANIA OGGI È SANABILE PERCHÉ LE DUE NAZIONI SONO COMPLEMENTARI: LA FRANCIA HA LA BOMBA ATOMICA E LA GERMANIA NON PUÒ AVERLA.

I
L DETTAGLIO, COME UNA FOTO, AIUTA A RICORDARE

LETTERATURA: CONOSCENZA ATTRAVERSO LA RAPPRESENTAZIONE


I decreti ministeriali (Dirett. M. 681 e D. M. 682 del 4.11.96, ribatida dall'attuale ministro Gelmini all'inizio dell'anno scolastico 2010-2011 ), se hanno dato importanza al Novecento, non danno alcuna indicazione pur necessaria in quanto, per la grande quantità di fonti e per la carenza di un repertorio selettivo, s'impone un abbandono dell'asse cronologico e, restringendo il campo, la realizzazione di una selezione di temi e contenuti, l'individuazione di itinerari: il tutto, valutando i bisogni e le richieste formativi, d'intesa con gli alunni.

Da tanto appare che l'unica possibile didattica è quella legata alla ricerca.

I
fatti non parlano da soli ma è lo storico che li fa parlare attraverso una biunovicità tra passato e presente (da distinguere dal limitato contemporaneo), con, ad esempio, una valutazione oggettiva delle nuove dinamiche (movimento nello spazio - superamento di patria - sacro - suolo - sangue con le migrazioni).

Per sostenere il rinnovamento della didattica nella sua nuova dimensione epistemologica si devono, tra l'altro, considerare i seguenti contenuti:
l'insegnamento della storia, tra saperi fondamentali e riordino di cicli scolastici;
la storia contemporanea, chiavi di lettura ed insegnamento;
il laboratorio di storia, una pista per la memoria;
economia e storia. L'industrializzazione italiana tra Ottocento e Novecento.


E, inoltre, cercare alcune risposte:
"historia magistra vitae", la conoscenza della storia contemporanea permette di comprendere e spiegare meglio le condizioni, gli eventi ed il formarsi delle istituzioni attuali;
è più facile comprendere ciò che è vicino al soggetto pensante e non ciò che ne è lontano, l'alunno apprende meglio ciò che può essere collegato a quanto già conosce, anziché sforzarsi di costruire nuovi parametri conoscitivi;
la definizione della storia contemporanea come "materia" di notevole complessità, degna, pertanto, di uno studio attento, attento ma complesso ed approfondito.

Strumenti:
- manuali aggiornati ;
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repertorio di notizie e problemi (privilegiando il sapere storico - sociale) ordinati cronologicamente : fino al 1950 (a 50 anni da oggi per la storicità dei fatti) con la biografia; dal 1950 con la storia dei movimenti etnici;
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multicentrismo, al posto dell'eurocentrismo d'inizio secolo (il 1914 inizio Novecento), con prospetto planetario (World History), educazione alla mondialità per conoscere le altre culture anche quelle non direttamente in contatto;
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riflessione modo - luoghi (zapping) per parlare ai giovani: partire dal presente e dalla loro soggettività e proiettarli nel contesto;
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costruire un lessico di parole - chiave: contemporaneo, tempo, durata, spazio, territorio, permanenza, costume;
-
non cadere nel determinismo della lunga durata.


IL LABORATORIO (ALLESTIMENTO)

Il laboratorio è inteso come "luogo mentale" del fare storia, dell'insegnare/apprendere le procedure dello storico e consiste nell'abbandonare la narrativa e l'esclusiva lezione frontale e relazionare/mediare attraverso la ricerca i fatti, porre domande e documenti, dialogare e coinvolgere l'alunno ecc.
Mentre quello fisico volto ad acquisire una nuova mentalità di insegnamento della storia contemporanea, oltre a usare massicciamente l'atlante storico, consiste in un "luogo fisico" con relativa strumentazione (P. C., leggio, computer, giradischi, video, lavagna luminosa , ecc.) dove raccogliere, anche per gli alunni, documenti, oggetti, testi di canzoni, lettere, diari, foto, testimonianze orali (audio - video), e quant'altro utile.
Per progettare l'allestimento è molto importante fare il censimento delle possibili fonti, degli enti (archivi, biblioteche, musei, ecc.) sul territorio, delle ricerche e delle sperimentazioni (con relativi prodotti) già effettuate.
In tal caso il laboratorio è anche "luogo ella memoria".
Va, inoltre, esaminato come utilizzare altri "luoghi" di consultazione, di memoria, di documentazione (partendo sempre dal presente per poi allontanarsi nel tempo e nello spazio), non dimenticando le strutture urbanistiche della città e gli ambienti rurali e paesaggistici; quali rapporti istituire con enti ed istituzioni culturali e sul territorio (Enti locali, archivi, biblioteche, emeroteche, videoteche, nastroteche).
Auspicabile è anche la discussione e la ricerca comune dei docenti sui problemi dell'insegnabilità della storia contemporanea e sulle scelte contenutistiche e metodologiche da operare (per es.: proporre grandi quadri informativi come Rinascimento, Romanticismo, Resistenza , poi aprire una finestra locale - macro/micro). In questa dimensione il laboratorio è anche luogo di discussione e di elaborazione collettiva e i docenti sono chiamati ad affrontare, anche con le proprie biografie individuali, il rapporto tra storia e memoria e il rapporto tra le generazioni.
La fase successiva è quella dell'esperienza di laboratorio degli studenti con la specificazione della procedure e delle problematiche connesse (uso e selezione di fonti, esperienze di ricerca di storia territoriale e di grande storia, metodologia applicata dal mestiere dello storico, ecc.) con il preciso intento di giungere a prodotti comunicabili con progetti di breve periodo o di lunga durata nel corso dell'anno scolastico. L'impostazione del nuovo esame di stato consente di privilegiare attività pluridisciplinari, che poggino su un solido tessuto connettivo di taglio storico.
In questa fase entrano direttamente in gioco il rapporto tra le generazioni, il passaggio della memoria e la riscrittura dei valori, fatta insieme tra docenti e discenti. Il nesso storia/memoria così rilevante per la storia contemporanea diviene un canone di lavoro di ricerca e di sperimentazione, che impegna intellettualmente ed emotivamente, studenti e docenti. Partendo dalle domande sul presente, si risale al passato per spiegare i processi storici e trovare categorie interpretative che "mettano ordine" nella "confusione" del presente, così da dare strumenti ai giovani per affrontare il cambiamento e progettare il futuro.
L'esperienza di laboratorio per gli studenti è un "fare storia", impadronendosi delle procedure dello storico, interpretando i processi e i fenomeni storici, ma dà loro anche la consapevolezza di essere protagonisti e testimoni delle vicende del presente, del "loro tempo".

DEMOCRAZIA E DITTATURA

L'IO È L'INSIEME DI ES, EGO E SUPER-IO. QUANTO PIÙ È LIMITATO L'EGO, COMPRESSO TRA ES E SUPER-IO PIÙ SI DETERMINA STORICAMENTE CONSERVAZIONE O DITTATURA, AL CONTRARIO, QUANTO PIÙ SI AMPLIA L'EGO TANTO PIÙ DETERMINA LA DEMOCRAZIA = OBBEDIRE A SE STESSI). DOVE: L'EGO È IL CHI.

GRAFICAMENTE SI PUÒ RAPPRESENTARE IL TUTTO CON UN TRIANGOLO ISOSCELE ATTRAVERSATO DA UNA RIGA ORIZZONTALE A METÀ ALTEZZA E DA UNA LINEA OBLIQUA CHE PARTE DALL'ANGOLO INFERIORE SX E PUNTA VERSO IL LATO DX, DETERMINANDO TRE AREE LUNGO IL LATO DX: QUELLA INFERIORE RAPPRESENTA L'ES, QUELLA IN ALTO IL SUPER-IO E QUELLA CENTRALE L'EGO; ORA QUANTO PIÙ LA LINEA OBLIQUA SI VERTICALIZZA, AVVICINANDOSI AL LATO SX E INVADENDO LA ZONA DEL SUPER-IO, TANTO PIÙ SI AMPLIA L'EGO, AL CONTRARIO QUANTO PIÙ SI ORIZZONTALIZZA, AVVICINANDOSI ALLA BASE E INVADENDO LA ZONA DELL' ES, TANTO PIÙ SI LIMITA L'EGO.

SUPER -IO EGO LIMITATO SUPER-IO EGO AMPLIATO
ES ES

CONSERVATORE - DITTATURA DEMOCRATICO



SOCIETÀ DI MASSA

GLI ELEMENTI IN GIOCO SONO L'IO CON IL SUO OGGETTO ME E IL TU CON IL SUO OGGETTO TE.
QUESTI ELEMENTI SI POSSONO INCROCIARE DIVERSAMENTE:
IO E TU (DIALOGO PARITARIO) PORTA AL NOI CHE È LA DEMOCRAZIA;
IO E TE (IL CAPO CHE PARLA AI MOLTI) PORTA ALLA DITTATURA (MUSSOLINI; HITLER, BERLUSCONI, ECC);
ME E TU (GRANDE FRATELLO, MODA, CONSUMISMO, ECC) IL SINGOLO DIPENDE DALLA VOLONTÀ - CON SCHOPENHAUER - ALTRUI.

GRAFICAMENTE SI PUÒ RAPPRESENTARE IL TUTTO CON UN QUADRATO AI CUI ANGOLI SONO DISPOSTI: AL SUPERIORE SX IO, ALL'INFERIORE SX ME, AL SUPERIORE DX TU E ALL'INFERIORE DX TE, I LATI VERTICALI RAPPRESENTANO: IL SX L'IDENTIFICAZIONE TRA IO E ME E IL DX, TRA TU E TE. IL LATO SUPERIORE RAPPRESENTA L'UNIONE IO E TU. LA DIAGONALE CHE PARTE DALL'ANGOLO SUPERIORE SX E GIUNGE A QUELLO INFERIORE DX RAPPRESENTA L'UNIONE IO E TE, L'ALTRA DIAGONALE DA INFERIORE SX A SUPERIORE DX RAPPRESENTA L'UNIONE ME E TU.
(DOVE: ME È L'OGGETTO DELL'IO E TE È L'OGGETTO DEL TU)

IO TU
ME TE

HITLER, AD ESEMPIO, ARRIVAVA SEMPRE CON ORE DI RITARDO, ORE RIEMPITE CON CANTI E PROCLAMI, PER STANCARE (E MEGLIO PLAGIARE) L'EGO (DI "DEMOCRAZIA E DITTATURA") O IL TU (DI "SOCIETÀ DI MASSA"), DI CONSEGUENZA PIÙ ADATTO E PREDISPOSTO AD ACCETTARE LA RETORICA DEL CAPO.


GLI STRUMENTI ESSENZIALI :

I DOCUMENTI e LA STAMPA

LE FONTI ORALI, L'IPERTESTO, testi di LEGGI italiane ed europee

IL CINEMA E LA FOTOGRAFIA

LA LETTERATURA








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