Eduardo Ambrosio


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ZOROASTRISMO

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Zoroastrismo

Lo zoroastrismo è la religione degli antichi Persiani fondata nel VII sec. a.C. da Zoroastro o Zarathustra. Poco si sa su questo grande riformatore e condottiero.

Probabilmente la sua predicazione, diretta a sopprimere nella religione degli Arya la pluralità degli dei, in gran parte totemici e tribali, a favore d'un più evoluto e unitario sistema di fede, coincise con l'aspirazione delle tribù dell'altipiano iranico a costituire un solo stato. Sostenuto da un potente capo locale, Zarathustra, il cui nome significa "coi cammelli d'oro", predicò l'esistenza di due principi generali antitetici, Ahura Mazda (Ormazd, cioè lo spirito del bene, e Ahriman, o lo spirito del male. Mazda era assistito dagli ame&sa spenta, minori divinità da alcuni comparate agli arcangeli, mentre Ahriman aveva al proprio seguito i cosiddetti daeva. L'accettazione di tali altre divinità (in seguito si aggiunsero Anahita e Mitra, l'occhio di Mazda), come pure la netta divisione tra i due principi, è probabilmente opera di scuole teologiche posteriori, che diedero allo zoroastrismo una sistemazione ufficiale. Zoroastro nella sua opera di riforma incontrò l'opposizione dei sacerdoti Magi e presto ne vennero guerre aperte, durante le quali egli stesso trovò la morte. Ma la sua rivelazione si diffuse sull'altipiano, contribuendo ad unire tra loro le tribù. Zoroastro delineò anche un codice morale e sociale e una liturgia basata sul culto del fuoco, considerato l'essenza della vita. Negli Avesta, collezione di libri sacri dello zoroastrismo, vi sono alcuni versi forse scritti da lui stesso.
Lo zoroastrismo, detto a volte anche mazdeismo, si diffuse rapidamente in varie regioni limitrofe, ma più tardi venne superato dall'islamismo. Ad esso si ispirarono, almeno in parte, il mitraismo, il manicheismo e la religione dei Parsi, ancora osservata da alcune comunità dello stato di Bombay, in India.


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