Eduardo Ambrosio


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LABORATORIO allestimento

STORIA > DIDATTICA E LAB.

ALLESTIMENTO del LABORATORIO DI STORIA


FASI e problemi


PREMESSA

I
programmi di storia del D. M. 9.2.79 stabilivano parametri temporali, all'interno dei quali si dovevano scegliere dei contenuti;
quelli del
1985 liberavano i docenti da qualsiasi scelta obbligata e vincolavano solo l'ultimo anno ad alcune questioni di storia contemporanea;
i programmi
Brocca organizzavano la materia per macrotemi;
i programmi
professionali sconvolgono l'intera concezione della vecchia storia generale.

In Francia, nell'ultimo anno si studia la storia dal '45 ad oggi (perdita della memoria storica).
In
Germania si fa storia tematica nelle superiori (perdita del senso del tempo).
In
Inghilterra dal 1990 si studia un programma limitato alla storia nazionale e medioevale (disorientamento temporale).

Con i nuovi programmi del 1996 si affronta anche il rapporto tra:
- tempo storico - lungo: il tempo della storia;
- tempo didattico - breve: il tempo di insegnamento della storia.

STORIA:
- espressione di un'alta attività conoscitiva volta a rielaborare conoscenze con strumenti di analisi e di lettura delle tracce, dei saperi, delle memorie individuali e collettive, di un fatto, di un evento;
- quella dei manuali è la storia della storia;
- lo strumento multimediale (caratterizzato da comunicatività, leggibilità, usabilità, efficacia, criticità, affidabilità) non è disposto in modo sequenziale (come il manuale) ma in forma reticolare che permette associazioni più libere e risposte più immediate ad emozioni e conoscenze remote;
- campo del relativo: libertà, ricchezza, bellezza, tempo, ecc. …. Storia da comprendere senza "pregiudizi";
- processo di costruzione (modello linguistico e patrimonio elle informazioni) delle conoscenze della realtà dal passato e dal presente: competenza a correlare informazioni su soggetti, date, luoghi, avvenimenti;
- processo che deve fare i conti con le operazioni cognitive, che permettono di assumere una qualità storica alle informazioni, connesse ai processi mentali che devono possedere gli alunni con il proprio vissuto e le proprie capacità; nella strutturazione dei concetti disciplinari avviene lo sviluppo del pensiero verbale specifico (strutturare concetti); nella comprensione e nell'uso del linguaggio specifico avviene la ristrutturazione dei concetti disciplinari (acquisizione di linguaggi specifici.

Abilità: saper fare qualcosa che è richiesto, combinazione di conoscenze più modi di operare, traduzione in compiti delle capacità.

Capacità: possibilità propria di un soggetto, modi di operare, possesso costante e duraturo delle possibilità di mettere in atto operazioni logiche consapevolmente, autonomamente, intenzionalmente e del possesso di tecniche, strumenti e linguaggi.

Abilità trasversali: linguistiche con il modello elementare (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) ed il modello complesso (relazionare, parafrasare, parlare su traccia scritta, riassumere, prendere appunti, scrivere sotto dettatura, tradurre, confrontare; logiche: collocazione di una realtà (didattica o culturale) nella dimensione del tempo, dello spazio e del contesto relazionale.

Riassumere, ovvero sistemare dati e informazioni con schemi logici che creano mappe mentali (individuare relazioni logiche secondo indicazioni ricevute, cogliere organicità, problematicizzare e formulare ipotesi, storicizzare), costruire e ripercorrere itinerari; comporta preliminarmente:
-
la comprensione (abilità trasversali linguistico-logica);
-
la selezione delle informazioni (abilità di studio: nessuna selezione delle informazione senza il sostegno di un criterio guida maturato nell'ambito dello specifico disciplinare);
-
rielaborazione di un testo più breve di ciò che è stato acquisito;
-
"conoscere un quadro": è necessario un sapere minimo (possedere conoscenze che permettono di definirlo, di definirne i contorni - stabilire le differenze - costruire coppie oppositive - stabilire differenze tra periodi e/o modelli di civiltà).

Problemi dell'insegnabilità della storia contemporanea:
- necessità di revisione di tutto il curricolo di storia;
- molteplicità e sovrannumero di fonti a disposizione, varietà di tipologia delle fonti: scritte, audiovisive, informatiche;
- individuazione delle rilevanze del Novecento;
- selezione dei percorsi tematici: la scelta come responsabilità culturale del docente;
- programmazione modulare: parzialità di approccio, completezza delle procedure metodologiche;
- uso pubblico della storia e insegnamento.
- Il rapporto tra storia e memoria: storiografia, testimonianze, memoria delle generazioni.
Intersoggettività della memoria storica nell'intreccio tra passato e presente.
Valore positivo e limiti dell'uso della memoria nell'insegnamento del Novecento.
- Approccio alla storia partendo dal presente: metodologia storica del presente-passato-presente.
La storia pensata nella dimensione della contemporaneità.
Interpretare il cambiamento.
- La valenza formativa della storia contemporanea.
- I soggetti della scuola: i docenti e gli studenti:

Gli studenti:
- I bisogni formativi: acquisire strumenti e conoscenze per interpretare la "confusione" del presente attraverso lo studio del passato;
-
cogliere l'intreccio tra passato e presente al fine di comprendere il cambiamento e progettare il futuro;
- s
tabilire un rapporto tra biografia personale e storia;

I docenti:
-
Testimoni della trasformazione epocale in campo economico, sociale, culturale e del costume del secondo dopoguerra, il ruolo della loro memoria nell'insegnamento la storia contemporanea;
-
Produttori di sapere organizzatori del lavoro di apprendimento degli studenti;
-
Progettisti di percorsi di conoscenza storica;
-
Mediatori didattici del rapporto tra i risultati della ricerca scientifica e l'apprendimento scolastico;
-
Rendere manifesto il rapporto tra i giovani, la storia e la memoria.


LABORATORIO DIDATTICO DELLA STORIA
Il laboratorio di storia come luogo:
-
fisico e mentale per sperimentare il mestiere dello storico;
-
di discussione e di autoaggiornamento dei docenti;
-
di definizione delle metodologie storico-didattiche;
-
di raccolta della documentazione multimediale (banca dati);
-
della memoria;
-
di delineazione dei percorsi tematici (strumenti della programmazione modulare);
- d
i progetti didattici di ricerca (ricerca storica simulata);
- di
collaborazione ;
- di lavoro comune tra docenti e studenti;
- di
esperienza per gli studenti del "fare storia".


INDICAZIONI PER LA COSTRUZIONE
DEL LABORATORIO DI DIDATTICA DELLA STORIA.


OBIETTIVI:
- fornire strumenti critici per l'uso delle fonti multimediali (bibliografie ragionate, repertori di documenti, dati statistici);
- d
efinire percorsi storici e definire la relativa articolazione didattica;
-
selezionare le fonti, finalizzandole al percorso scelto;
- d
efinire il progetto, con connotazioni multidisciplinari, e la sua possibile socializzazione;
-
sperimentare ricerche di storia locale e di microstoria, con particolare riferimento alle valenze storiche del territorio (la città come il paesaggio rurale sono "costruzioni storiche", ricche di documenti e narrazioni);
-
esperienze di ricerca storica simulata.


PERCORSO DI ALLESTIMENTO

1^ FASE
: Progettazione come autoaggiornamento dei docenti:
-
censimento e analisi dei bisogni degli studenti e delle competenze già in possesso dei docenti e di quelle da acquisire in funzione dell'insegnamento della storia contemporanea;
-
individuazione degli obiettivi formativi e programmazione modulare;
- i
ndividuazione e problematicizzazione del rapporto storia/memoria e delle rilevanze della storia del '900: storia internazionale, locale, globalizzazione.

2
^FASE: Organizzazione degli spazi e riferimento degli strumenti e degli oggetti:
- apparecchio televisivo e videoregistratore, computer, stampante, scanner, lavagna luminosa, registratore, macchina fotografica, cancelleria;
- collegamento internet;
- biblioteca essenziale, videoteca, nastroteca;
- tavoli da lavoro;
- oggetti materiali evocativi di periodi storici, rintracciati per il lavoro da eseguire in laboratorio;
- articolazione degli spazi dell'aula di laboratorio a seconda delle funzioni attivate: area stampa, area video, area teatro e musica, ecc. (gli spazi possono anche essere di dimensioni ridotte e comunque intesi in modo flessibile e facilmente modificabili).

Il laboratorio non è un'aula qualunque, ma un luogo di lavoro con più opportunità.


FUNZIONI DA ATTIVARE:
- banca-dati di bibliografie ragionate relative alla molteplici fonti multimediali disponibili per la storia contemporanea;
-
bibliografia generale di riferimento;
- bibliografie mirate alle rilevanze prescelte ed alla metodologia di approccio agli argomenti della programmazione modulare;
-
utilizzazione di internet;
- censimento dei "luoghi" delle fonti del territorio: biblioteche, archivi cartacei e multimediali, musei, collezioni ed archivi privati, di enti, archivi industriali, ecc.;
-
censimento delle ricerche e dei percorsi didattici già effettuati;
- predisposizione di indici, cronologie, tavole sinottiche al fine di costruire una griglia di organizzazione dei singoli contenuti, mappe concettuali;
-
indicazione della dimensione spaziale (più spazi data la globalizzazione della storia contemporanea) e temporale (avvenimenti di lungo periodo, eventi di breve periodo);
-
selezione degli obiettivi e dei contenuti di conoscenza storica, individuati in stretta connessione alla programmazione adottata;
-
costituzione di repertori di documenti multimediali e di dati, con selezione di fonti per i campi di studi individuati;
-
raccolta di oggetti significativi;
- approcci metodologici all'uso delle fonti, con particolare riferimento alle fonti orali e visive, proprie della storia contemporanea, alla mediazione didattica, alla simulazione di ricerca e alla ricerca storica;
-
progettazione di percorsi didattici, intesi come itinerari operativi finalizzati all'acquisizione di determinate abilità e conoscenze e atti a far apprendere le specifiche modalità di indagine e di documentazione delle discipline storico-sociali;
-
individuazione della strategia dei tempi didattici;
-
proposte di forme e di modalità di socializzazione dei prodotti didattici.

IL LABORATORIO, CON IL COINVOLGIMENTO INTELLETTUALE ED EMOTIVO, PRODUCE LAVORO COMUNE TRA DOCENTI E DISCENTI


METODO DI LAVORO DEI DOCENTI:

-
attivazione di una pluralità di competenze non solo storiche, ma pluridisciplinari;
-
articolazione di compiti dei docenti secondo le competenze disciplinari;
-
sperimentazione di lavoro di gruppo: brain storming, discussione e problematicizzazione delle scelte, riflessione collettiva e individuazione di singole attività di mediazione didattica e di ricerca rispetto ad obiettivi individuati e condivisi nel gruppo;
-
definizione delle strategie didattiche e dei tempi;
-
presentazione del progetto-storia agli studenti e discussione comune per concordare l'ipotesi di studio e le relative metodologie;
-
guardare la storia dal punto di vista dello studente: cosa è utile per un giovane del 2000? - in che misura concepisce la totalità e la complessità del passato? - come si può riscrivere, per lui, il passato, diversamente da come lo abbiamo conosciuto noi e dai ragazzi dell'800 per i quali, in definitiva, fu ripartita la storia generale.

METODO DI STUDIO DEGLI STUDENTI:

- a
cquisizione del progetto-storia da attivare: unità didattiche, percorsi, ecc.;
-
proposizione delle domande del presente sul passato, in base ai bisogni formativi, al fine di conoscere il passato per orientarsi nel presente, partire dal vissuto soggettivo;
-
apprendimento degli strumenti conoscitivi e le loro applicazioni al contenuto proposto;
-
lavoro di gruppo per sperimentare il "mestiere dello storico": metodologia e procedure adeguate alle finalità formative individuate per i singoli ordini di scuola;
- "
fare storia": intreccio tra sapere cognitivo e saper fare; acquisizione di abilità con modalità di indagine della documentazione e di interpretazione dei fatti e dei processi storici;
-
utilizzare i documenti ed i saggi (letterari - vedi LETTERATURA E STORIA) inquadrandoli e non mnemonicamente.


TEMPI DEL LABORATORIO:

Il laboratorio può essere attivato per esperienze molto circoscritte nel tempo
(brevi unità didattiche) o come punto di riferimento costante dello studio della storia, con attivazione di esperienze e di ricerche di più lungo periodo su argomenti ben delimitati e programmati anche in tutto l'arco dell'anno scolastico.
Le ricerche di laboratorio devono aver comunque come obiettivo quello di "
fare storia", produrre ricerca e interpretazione storica. Ricca di suggestioni e di applicazioni didattiche è in questo senso la storia territoriale e la microstoria.


I
NTERCONNESSIONE TRA LABORATORIO E LUOGHI DI DOCUMENTAZIONE

Il laboratorio è
"luogo scolastico" in costante riferimento con i luoghi di documentazione del territorio (biblioteche, archivi, cineteche, dimensioni urbanistiche che testimoniano le fasi di formazione della città o del paese, dimensioni naturalistiche ed ambientali).




BIBLIOGRAGFIA DIDATTICA E LABORATORIO DI STORIA

S. GUARRACINO, IL NOVECENTO E LE SUE STORIE, B.MONDADORI, MILANO, 1997
C. PAVONE, IL '900, DONZELLI, ROMA, 1997
M. FLORES, LA PAURA DELLA CONTEMPORANEITA' , "IL MULINO" N.1, 1997
R. VIVARELLI, L'INSEGNAMENTO DELLA STORIA NELLA NOSTRA SCUOLA, "IL MULINO " N.1, 1997
DE BERNARDI, GUARRACINO, MAROSTICA, BIANCIARDI, GRAZIOLI, PERILLO, PINOTTI, e "DALLA STORIA ALLE STORIE", "I VIAGGI DI ERODOTO" N. 31 GENNAIO APRILE 1997, SEZ. STORIA INS. PARTE INS. IL NOVECENTO
CONVEGNO '93, TEORIA E STORIA DEL XX SECOLO, IL VIAGGI DI ERODOTO N. 22 GENNAIO/APRILE 1994
E. BERTONELLI, PASSATO E PRESENTE NELLE DIDATTICA DELLA STORIA, CIVILTA' DEI LICEI, TARANTO, 5/94
F. BENIGNO, INSEGNARE - IMPARARE LA STORIA, LA TERRA VISTA DALLA LUNA, N. 4, 1995
A. VITALE, LINGUAGGI DEL QUOTIDIANO E DELLA STORIA A SCUOLA, LA SCULA FUORI, N.4/5 12/96
G. DELANA, UNDICI TESI PER RIPRENDERE L'INSEGNAMENTO DELLA STORIA, IL MULINO N.6, BOLOGNA, 1996
M. BLOCH, APOLOGIA DELLA STORIA O MESTIERE DELLO STORICO, TORINO, EINAUDI, 1950
F. BRAUDEL, SCRITTI SULLA STORIA, MILANO, MONDADORI, 1973
W. KULA, RIFLESIONI SULLA STORIA, VENEZIA, MARSILIO, 1990
S. GUARRACINO, GUIDA ALLA STORIOGRAFIA E DIDATTICA DELLA STORIA, ROMA, ED.RIUNITI, 1992
L. ZIRIULO, LA STORIA NELLA SCUOLA SECONDARIA, ALESSANDRIA, UGO BOCCASSI, 1994
LABORATORIO:
A. DEL MONACO, OVE SI COSTRUISCE LA MEMORIA. IL LABORATORIO, IN DALLA MEMORIA AL PROGETTO, QUADERNO N.5 DELLA DIREZIONE CLASSICA, SCIENTIFICA E MAGISTRALE
G. D'AGOSTINO, STORIA LOCALE . DIDATTICA DELLA STORIA E STORIA DEL MEZZZOGIORNO, PROSPETTIVA SETTANTA N.1 1983
F. SOVERINA, ALLE FALDE DEL VESUVIO, TORRE DEL GRECO E DINTORNI TRA TED. E AMER., NAPOLI, CUEN, 1996.
SEMINARI PRESSO L'ISTITUTO CAMPANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA



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