Eduardo Ambrosio


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DOCUMENTI E STAMPA

STORIA > DIDATTICA E LAB.

DIDATTICA DELLA STORIA

STRUMENTI ESSENZIALI: I DOCUMENTI - LA STAMPA

I DOCUMENTI

Per leggere Napoli sui documenti, è necessario ricorrere ai documenti degli alleati in quanto i tedeschi, per distruggere la memoria storica, distrussero gli archivi, nonostante l'estremo tentativo di proteggerli con il loro trasferimento a S.Paolo Belsito.

Punto di riferimento l' ICSR che, dal 1964, raccoglie su basi volontarie e non istituzionale materiale archivistico.

Una via alla normalità, quanto mai necessaria soprattutto per Napoli e Provincia, passa anche per il recupero della memoria storica il cui formarsi è favorita dalla creazione di un Archivio Storico, luogo ideale di confronto e di riflessione
(Allestire un archivio a scuola - archivio scuole elementari).
Creare un percorso con i documenti e non con il singolo documento.

Allo stato non vi è alcuna comunicazione tra Archivio e scuola, anche se si registra, ultimamente, una timida inversione di tendenza, grazie alla grande diversità dei documenti dal cartaceo al video, dalle foto alle interviste per le fonti orali, ecc.

La didattica deve insegnare a leggere i documenti e non a leggerli tutti.

Materiale :
Fonti archivistiche e documentarie come ad esempio:
1) libri sull'Archivio di Stato di Napoli,
2) verbali CLNN,
3) fotocopie documenti in inglese E RELATIVO "INVENTARIO DELL'ICSR,
4) COPIE REGISTRI SCUOLE ELEMENTARI,
) pubblicazioni storia locale,
6) ELNECHI CADUTI NELLE VARIE GUERRE,
7) DOCUMENTI DI PROCESSI MILITARI (ad. Es. Walerjan con scheda allegata),
8) DOCUMENTI DELL'OTTOCENTO (1799, decennio francese, 1828-1848, Lo sbarco di Sapri, anarchia. SCHEDE: Riv. 1799, Mazzini e l'Europa, Garibaldi e la questione meridionale, 1860 la conquista del Sud),
10) altro.



LA STAMPA


La stampa italiana, nei primi anni del II conflitto mondiale, mostra gli Alleati tracotanti e divisi tra loro, propone di continuo ed enfaticamente esagerati elogi a modeste imprese di militari italiani; l'orientamento comune (i
giornali Roma e Il Mattino maestri e pienamente concordi) è di alzare il valore del proprio e abbassare quello dell'avversario: ad esempio, un titolo: "L'Inghilterra affonda nave - ospedale tedesca).
E' molto più facile rappresentare negativamente l'URSS anziché gli USA o la Gran Bretagna che "
ha affamato l'India".

La
GUERRA DELLE PAROLE, affidata dal regime ai giornalisti, deve segnare però il passo proprio nella rappresentazione degli USA: nei primi giorni del marzo '43 (2,3) per due giorni consecutivi compaiono a seguire titoli come "Razionamento generi alimentari negli Stati Uniti" e "La situazione va sempre più peggiorando", dopo due giorni la stessa testata celebra la tecnologia degli Usa.
Il fallimento dell'operazione è, in gran parte, dovuta alle notizie opposte che giungevano dagli emigrati italiani e dai successivi aiuti che gli Usa riversarono massicciamente sull'Italia.

Ciò che è
solo auspicato diventa notizia giornalistica e, quindi, atto.
La stampa si adegua molto mansuetamente alle sollecitazioni di Mussolini (il suo consiglio: "
ciò che è nocivo per il regime si evita, ciò che lo esalta si fa"), che vuole la rappresentazione di una patria in armi, è nota la barzelletta sulla quantità degli armamenti, gli stessi che, nelle parate, girano più volte.

Non vi è alcuna differenza tra vero e inventato: il giornale non riferisce notizie ma le fa, le idee si realizzano (giornalismo - azione)!

Dopo il 25 luglio, la stampa, su sollecitazioni del Ministero degli Interni, continua a mantenere un riguardo per i tedeschi e si astiene dal dare notizie sulla situazione militare.
Un cambiamento di rotta si registra dai primi giorni di agosto '43, in quanto cambia il linguaggio,
appaiono termini come resistenza, ripiegamento, difensiva; cambiano, per la mutata politica interna, le regole sulla libertà di stampa, della quale si celebra una sostanziale affermazione; il 9 agosto appare sul ROMA (Diretto da Scaglione) un articolo in cui, tra l'altro, si legge: "... la stampa torna alla sua missione di voce di popolo ...".
Nel disordine di quei giorni, causa l'azzeramento parlamentare, la stampa assumerà una
funzione direttiva rappresentando un raccordo paese - popolo - potere.
A Napoli, i giornalisti de Il Mattino, affacciandosi dal balcone, f
ornivano notizie ai numerosi cittadini che accorrevano: il giornalismo si sente ancora grande come, del resto, voleva Mussolini.
Dopo l'8 settembre, si capovolgono totalmente e completamente le precedenti immagini.


Materiale:
F
ogli, giornali, manifesti, riviste di epoca storica (ad es.: del 1943; "I DUE VOLTI DI UNA GUERRA" DI FRASCAGNI).


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