Eduardo Ambrosio


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Rivoluzione scientifica: Bacone e Galilei

UNIVERSITA' > LEZIONI SVOLTE IN ANNI PRECEDENTI > FILOSOFIA

LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA

Se il Rinascimento aveva dichiarato l'autonomia della filosofia e di tutte le attività umane dalla teologia e dalla religione, la Modernità proclama e realizza l'autonomia della scienza rispetto alla filosofia ed alla teologia, determinando, non senza molti traumi, la rivoluzione scientifica.
Ai primi timidi tentativi medioevali, con la definizione di un preciso metodo, saranno Bacone e soprattutto Galilei a dare il via al processo della rivoluzione, che molto presto, a sua volta, influenzerà molto espressamente la stessa indagine filosofica.
Tutta la filosofia moderna sarà caratterizzata, oltre che dall'impostazione critica, anche da una assoluta fiducia nel metodo.

Francesco Bacone
(Nasce a Londra nel 1561, cortigiano e gran cancelliere , poi caduto in disgrazia, muore nel 1626)

Bacone pensava ad una enciclopedica revisione per rinnovare completamente la ricerca scientifica ponendola su una base sperimentale.
Occorre un novum organon (il primo organon è la logica di Aristotele) da un processo conoscitivo deduttivo ad uno induttivo.

Prima di iniziare la ricerca scientifica bisogna ridurre la mente ad una tabula rasa, eliminando i pregiudizi, che sono degli idola divisi in quattro gruppi:
1. tribus, causati dai difetti e insufficienze dei sensi;
2. specus, causati dall'educazione familiare e dalle inclinazioni personali;
3. fori, (i pregiudizi della piazza) sono causati dalla tirannia del linguaggio;
4. theatri, causati da una stima esagerata della autorità.

Per Bacone i principali sistemi filosofici sono tutti soggetti a pregiudizi: il teologismo per troppa presenza di esseri superiori, l'empirismo per l'esagerazione dell'esperienza, il razionalismo per l'esagerazione della ragione.
Il metodo induttivo, eliminato i pregiudizi, inizia con la raccolta e la descrizione del materiale attraverso le tavole che sono:
1. delle presenze per la raccolta dei casi in cui un fenomeno si presenta;
2. delle assenze per i casi in cui il fenomeno non si presenta;
3. dei gradi o comparative per i casi in cui il fenomeno si presenta nei suoi gradi decrescenti.

Raccolto sufficiente materiale si può formulare una prima ipotesi intorno al fenomeno studiato.

Politicamente Bacone parla della una nuova atlantide (società organizzata come i meccanismi dell'industria) di sapore platonico.


Galileo GALILEI
(Nacque a Pisa nel1564 e morì ad Arcetri nel 1642)

Profeta della nuova fisica e in generale del metodo sperimentale nelle sue applicazioni pratiche.

Mentre l'oggetto della religione sono le verità religiose e per la filosofia sono le verità ontologiche (l'essere o essenze delle cose), l'oggetto della scienza sono le verità naturali cioè le leggi o rapporti che legano i fenomeni tra di loro.

Perciò lo studio scientifico dei fenomeni naturali rimane, anziché legato all'autorità dei maestri o dei testi (compresi quelli sacri), libero - come strenuamente aveva sostenuto G. Bruno - e non può contraddire né la religione né la filosofia.
La natura segue le sue leggi a prescindere se gli uomini sono in grado di scoprirle per cui sono sempre rivolte all'armonia (perfezione e completezza).

Le leggi che l'uomo man mano scopre (e non inventa o crea) vanno a formare la tecnica o tecnologia.
Contrariamente a religione e filosofia - dove valgono ragionamento, logica e dialettica - lo strumento della scienza è l'esperienza, rivelazione diretta della natura.

La natura non inganna mai: anche quando l'occhio fa vedere spezzato il bastone immerso nell'acqua, l'errore non è nell'occhio che riceve veramente rotta e riflessa, ma nel ragionamento il quale ignora che l'immagine si infrange dall'uno all'altro mezzo trasparente.

L'esperienza, però, da sola non può dare origine alla scienza perché, mentre questa si interessa esclusivamente delle leggi universali, quella non può offrire che casi particolari. Il problema è pertanto di sapere in che modo sia possibile alla scienza derivare leggi universali dall'esperienza di casi singoli.
Per tutto ciò Galilei propone il suo metodo definito "metodo induttivo-deduttivo o sperimentale". Diversamente da Bacone il cui metodo esclusivamente induttivo consta di tre fasi (analisi, ipotesi e verifica), il metodo galileiano consta di quattro fasi: analisi dell'esperienza, ipotesi, conferma dell'ipotesi mediante fenomeni provocati artificialmente, deduzione di nuove leggi dalla legge ormai stabilita.

Esempio
Esperienza: l'acqua bolle; ipotesi: a 100 gradi; conferma: metto a bollire l'acqua che risulta a 100 gradi; deduzione: la legge universale è che l'acqua bolle sempre a 100 gradi e l'esperimento può essere ripetuto infinite volte darà sempre lo stesso risultato quindi la sua principale caratteristica e conferma è la ripetibilità.

Galilei, infine, con la messa a punto del cannocchiale fornirà anche uno strumento fisico (il primo di una lunga serie) e quindi obiettivo per la ricerca scientifica.


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