Eduardo Ambrosio


Vai ai contenuti

Menu principale:


Festival filosofia

UNIVERSITA' > LEZIONI SVOLTE IN ANNI PRECEDENTI > FILOSOFIA

Festival della Filosofia in Magna Grecia PATHOS 25-28 ottobre 2017 Cilento_Velia

Se mai parola fu sintomo e significato dell'esistenza umana, Pathos ne è la più potente sintesi. Suono più che segno è assolutamente intraducibile, ma comprensibile istintivamente in tutte le lingue. Il significante più vissuto e più profondo della cultura mediterranea. Si pronuncia inizialmente come un colpo(Pa) e si chiude con un sibilo (thos) . Mirabile sintesi quasi onomatopeica del vivere , è parola filosofica per eccellenza, ma è anche tragica e letteraria. Marcuse in "Eros e civiltà" è convinto che solo la passione ci può liberare dalla repressione, per essere individui liberi e per dare spazio ad una società in cui ci sia il desiderio di bellezza, la brama di socialità, la ripresa del contatto con la natura e la creatività fine a se stessa. Aderire finalmente alle cose è ciò che la passione ci può restituire ovvero riconoscere, come dice Aristotele, le inclinazioni dell'anima di carattere intenso e durevole . Ci perderemo e ci ritroveremo nei percorsi che il pathos nelle sue infinite declinazioni ci può offrire . Esso rappresenta un affacciarsi sul mondo per provare ad esistere prendendosi la responsabilità di farlo, tra miseria e grandezza, dolore e piacere, amore e odio , speranza e disperazione. Lo sperimenteremo insieme ancora una volta a Elea, durante il Festival della Filosofia in Magna Grecia, nei luoghi dove echeggiò più autenticamente e dove ancora risuona. Ritroveremo ancora la potenza e la necessità oggi più che mai , di potere e saper vivere questa dimensione. Accogliendo e riconoscendo la sua energia vitale e propositiva che può dare senso alla condizione umana, senza essere travolti dai suoi recessi più spaventosi e distruttivi.

Festival della Filosofia in Magna Grecia UNO 11-14 ottobre 2016 Basilicata_Matera

Autòs efa era ciò che veniva detto in riferimento al maestro Pitagora. Pitagora coniuga due strade solo apparentemente lontane: pratiche sciamaniche, rituali esoterici per un verso, dialettica dell'altro,illuminazione, logos razionale si integrano in quel che fu il pitagorismo. Pitagora è un mistico non meno che un filosofo. Il pitagorismo rende possibile concepire l'Ente universale(UNO) che coniuga l'illimitato e il limitato, il corpo e la mente , l'estasi e la ragione, la musica e la matematica, la strada a-logica e quella del numero, ovvero dal caos al cosmo, dal disordine all'ordine, dal numero alle cose, dall'essenza alle regole come pratica di vita e rigoroso esercizio del sé. L'aspirazione olistica che il festival della filosofia intende realizzare da sempre per la cura della persona, attraverso il tema del parimpari trova una dimensione ottimale. Le aree esperienziali si saldano organicamente nel tentativo di far rivivere una "autentica esperienza pitagorica" come progetto di crescita e di accesso a nuove consapevolezze del sè. La dimensione del silenzio come momento di ascolto autentico è l'antica pratica di cui oggi c'è sempre più bisogno, viatico ad una vera comunicazione per essere capaci di provare emozioni ed essere messi in certe disposizioni d'animo, naturalmente dopo essere diventati capaci di riceverle. La Basilicata, da sempre crocevia di culture e filosofi dell'antica Grecia, con nomi che vanno da Socrate a Pitagora sarà protagonista insieme al Festival della Filosofia di un percorso di crescita esperienziale teso alla rilettura dei luoghi e degli spazi del territorio lucano in una chiave nuova, colta, diversa e affascinante


Festival della Filosofia in Magna Grecia AMORE-ODIO 8-11 novembre 2017 Sicilia_Siracusa

La Sicilia nata dalla rabbia e dalla forza del gigante ribelle Encelado, cosi come narra la grande epopea mitologica della grecità mediterranea, accoglie il Festival della Filosofia di Magna Grecia. Un percorso che da Catania a Siracusa ripropone territori tra i più cari ai colonizzatori ellenici. Incontreremo L'Etna, il mare e le antiche e possenti testimonianze di una civiltà che è dentro le nostre radici. Entreremo in contatto con uno dei temi più coinvolgenti della filosofia occidentale; rivivremo una emozionante esperienza guidati dalla filosofia di Empedocle, nume tutelare di questa terra, ultimo forse della stirpe dei filosofi-sciamani. Amore e odio sono le energie ataviche e talvolta oscure che fanno emergere la nostra più autentica forza vitale. Depositaria di questa energia cosmica vitale è la Sicilia, il suo vulcano maestoso quale sintesi di amore e odio, di tracotanza e prudenza. Tuttavia il perenne contrasto che agita il cosmo e noi stessi, non distrugge ma anima e vivifica l'eterno ritorno della ciclicità della vita in una circolarità rassicurante ed inquietante allo stesso tempo. Terra in cui la potenza della luce è accecante e calda così come il buio è profondo e spaventosamente silenzioso. Forse solo le parole del Principe di Salina possono esprimere al meglio la complessa sintesi che questi luoghi ci trasmettono: Sono almeno venticinque secoli che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori (…) i siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria… La loro grandezza aggiungiamo noi è quella di essere una delle porte di ingresso dell'accoglienza dell' alterità. Condividiamo quanto la scuola medica di Empedocle sosteneva che il sangue è sede della vita e il cuore ne è il centro. Il festival della filosofia rinnova e riscopre insieme a te questa certezza .


Torna ai contenuti | Torna al menu