Eduardo Ambrosio


Vai ai contenuti

Menu principale:


Proclama

UNIVERITA'... > Popolare di TERZIGNO > 24.5.2015 Centenario Grande Guerra

PROCLAMA 24 maggio 1915 - 24 maggio 2015

CENTENARIO della GRANDE GUERRA


Terzigno, come comune autonomo, 1913, deve immediatamente fare i conti con la guerra, che segnò, per la numerosa partecipazione, fin dall'inizio la vita della neonata cittadina. Pertanto l'Amministrazione Comunale ha voluto cogliere l'occasione per celebrare solennemente quegli avvenimenti: celebrare una ricorrenza può diventare un'occasione propizia per rileggere la propria storia, riscoprire le radici, rafforzare l'identità; necessita oggi, proprio oggi, ritrovarsi insieme … per andare oltre.

È necessario dare un futuro alla feconda memoria (e non il semplice sterile ricordo), perché dalla conoscenza del passato sgorghi sempre, per tutti, lo stimolo e la ragione per lottare affinché tutti i popoli si riconoscano nei valori della giustizia e della libertà e in questi valori vivano tra di loro in pace.
La politica, oggi, deve sapere stimolare la cultura, l'imprenditoria, i sentimenti di una collettività per dirigere le azioni comuni verso il comune bene: unico compito di chi amministra e intende farlo con amore e passione.
Una festa popolare è una festa del popolo non una festa per il popolo.
L'iniziativa è stata voluta anche allo scopo di promuovere una serie di attività di genere vario (celebrative, cu/olturali, ecc.) per la redazione di un documento celebrativo, per aggiungere e completare quelli già esistenti.
Una delle prime iniziative per costruire una significativa identità della cittadina e definire le radici, viene individuata nella celebrazione dei morti in guerra; infatti, nel 1921, con forti toni celebrativi, fu eretto in Piazza Trojano Caracciolo del Sole (allora piazza Vittorio Emanuele III) questo monumento ai caduti della Grande Guerra, nella quale Terzigno pagò il suo pesante tributo di sangue.
Per la sua realizzazione fu utilizzato un suolo di proprietà della parrocchia Immacolata, ceduto dietro una simbolica indennità - lire mille - da utilizzare per celebrazioni di S. Messe; con la sua base quadrata a forma di tronco di piramide su cui svetta una austera colonna spezzata - tutta l'opera è realizzata in pietra vesuviana locale.
A noi il dovere di non far cadere nell'indifferenza la voce del monumento:
CADDERO NELLA GUERRA \ CHE DISTRUSSE L'IMPERO AUSTRO-UNGARICO \ E RESTITUÌ SULLE ALPI \ IL GIUSTO CONFINE D'ITALIA. \ PERCHÉ DEI NOMI GLORIOSI, \ IL RICORDO SIA ETERNO, \ I CITTADINI DI TERZIGNO \ LO VOLLERO QUI \ NEL MARMO | Novembre 1921
Con la consapevolezza che quel lontano evento bellico modificò la società ribaltando ogni equilibrio precedente, di cui si sente ancora fortemente l'effetto, è fortemente sentito il bisogno di celebrare questa ricorrenza stimolando il ricordo di quanti, tra i nostri concittadini, lo testimoniarono.




Terra mia bella e violentata, terra di leggenda, di vigneti che si spandono alle falde
del monte, con la musica dei torchi, che, d'ottobre, avverto, qual piacevole danza, dolce
melodia che si fonde con il liquore che, gioioso e rosso come la terra di fuoco che lo ha
generato, a fiumi scende dai tini; dai campi di pesche e crisommole, dagli odorosi
giardini di fiori d'arancio, dai vulcanici pendii d'oro coperti da profumate ginestre.
La tua aria respira con i boschi e, nelle sere d'estate, è carezzata
dal soave sapore di brezza che scende dai colli.
L' originale bel nome è l'emblema della
tua esclusività, è la tua forza di
reagire e, nonostante le tante
mortificazioni a cui
sei costretta,
risorgerai.
Resisti,
sii forte,
sei di
fuoco!
RISCOPRIRE LE PROPRIE RADICI
PER RAFFORZARE L'IDENTITA'

Eduardo Ambrosio



Menu di sezione:


Torna ai contenuti | Torna al menu