Eduardo Ambrosio


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PERIODIZZAZIONE GUERRA FREDDA

STORIA > NOVECENTO > LA GUERRA FREDDA

IPOTESI DI PERIODIZZAZIONE DELLA GUERRA FREDDA

Si possono distinguere 4 periodi nello sviluppo della Guerra Fredda:

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il primo (1946-1962), quello della guerra fredda propriamente detta, si evolve attraverso la divisione della Germania e sistemazione dell'Europa postbellica, il discorso di Churchill a Fulton su "la cortina di ferro" del 1946, l'enunciazione della dottrina Truman del "containment" ed il Piano Marshall del 1947, l'istituzione del Cominform e le tesi zdanoviane sui "due campi" del 1947, la guerra di Corea (1950-53), il lancio dello Sputnik sovietico e questione del "missile gap" del 1957, e, infine, la crisi dei missili a Cuba del 1962;

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il secondo (1963-1976), la distensione, è caratterizzato dalla crisi della dottrina della "rappresaglia massiccia" (massive retaliation), dalla "perdita" da parte della Russia della Cina (1964), dai dissensi interatlantici (l'annuncio del 1965 della uscita della Francia dal comando integrato della NATO), dagli accordi sulla parità strategica e coesistenziali (Strategic Arms Limitation Talks - SALT,1971 - e Mutual and Balanced Reduction - MBFR,1973), e, finalmente, dall'Accordo di Helsinki per la stabilità in Europa;

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il terzo (1977-1987), la cosiddetta "Seconda Guerra Fredda", s'impernia sulle innovazioni militari sovietiche in Europa (SS20 e bombardiere Backfire) e attivismo nel Terzo Mondo (Angola, Etiopia, ecc.), sul legame (dibattito tedesco) tra il deterrente nucleare americano e la difesa dell'Europa (vincolo strategico e decoupling), sul programma (1977-'79) di difesa a lungo termine della NATO (installazione degli "euromissili" Pershing II e Cruise), sull'invasione sovietica dell'Afghanistan del 1979, sulla dottrina Carter sul Golfo Persico del 1980, e infine, nel 1983, sul riarmo nucleare e Iniziativa di difesa strategica (SDI, altrimenti detto "guerre stellari");

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il quarto (dal 1987), l'eclisse del nemico e la nuova era negoziale, è caratterizzato dalla presidenza di Gorbaciov e il problema della "sovraesposizione imperiale", dall'accordo di Washington sugli euromissili del dicembre '87 e dal tentativo di riforma, presto trasformatasi in dissoluzione, dell'Est.



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