Eduardo Ambrosio


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GLI ANNI RECENTI (riferimenti biliografici)

TERZIGNO


Gli anni recenti


Negli ultimi anni, con i rinvenimenti archeologici e l'istituzione del Parco Vesuvio, a Terzigno è visibile, grazie anche all'attività di centri culturali come L'Archeo ed ad una qualche sensibilità delle forze politiche (Dopo la stasi dovuta ad un lungo periodo di confusione amministrativo con dichiarazione di dissesto, vari interdizioni prefettizie, elezioni con un solo candidato, ecc., causata soprattutto dalle problematiche inerenti l'edilizia, esclusivamente abusiva perché ancora priva di un organico Piano Regolatore Generale - PRG, dalla fine degli anni Novanta si intravedono, grazie ad una certa stabilità amministrativa, timide linee di sviluppo confermando lo spirito del Comune che, secondo la Legge sulle autonomie locali n. 142 del 6 giugno 1990, " … è l'ente che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo") un certo bisogno di identità che spinge a cercare orgogliosamente le proprie origini e a proteggere migliorandolo l'esistente (ad. es.:recente adeguato restauro della Villa Bifulco).
Anche la legislazione concorre corposamente alla valorizzazione storica come, ad esempio, la L. Reg. n.26 del 18/10/2002 che stabilisce "
norme ed incentivi per la valorizzazione dei centri storici della Campania" 44 volta, attraverso un intreccio di pubblico e di privato, a rivitalizzare i siti antichi recuperandone, attraverso la memoria storica, l'architettura e la loro funzione vitale quale motore di nuovo sviluppo d'identità.

A Terzigno, perciò, superando ogni forma di familismo e criminalità organizzata e promuovendo forme di associazionismo e volontariato della società civile
(con una decisa esaltazione del "pubblico" e una progressiva mortificazione del "privato"), potrebbe essere finalmente auspicabile un avanzamento (che sarebbe un ritorno) della cultura della cittadinanza e della solidarietà con una politica di recupero, caratterizzata da rigorosi vincoli, della tipologia costruttiva della casa vesuviana a cupola in lapillo battuto 'a carosa (ricorda i trulli), ubicata a corte intorno ad un cortile privato o condiviso da vari nuclei familiari (i rioni chiamati con i nomi delle famiglie) e dei pregiati siti storici menzionati o, ancora, dei bellissimi palazzi ottocenteschi prospicienti la Piazza Troiano Caracciolo del Sole.
Pertanto, grazie a questa palpabile inversione (putroppo rallentata negli ultimi anni Zero del XXI secolo) di tendenza, Terzigno potrà non essere più un'isola avulsa dal contesto circostante ma, e a pieno titolo, per il suo patrimonio storico, artistico e ambientale, avrà un posto di primo piano tra le possibili "mete" nell'itinerario turistico, archeologico e gastronomico della Campania.
Questa consapevolezza deve spingere tutti gli operatori (le famiglie del posto, gli esercizi commerciali, le Associazioni, i Comitati) ad occuparsi in "maniera intelligente" del proprio paese:
bisogna acquisire la coscienza di vivere in un luogo che va tutelato e, quindi, ricercare forme di impegno (e di investimento) che si traducano in un accorto e qualificato miglioramento del paese; nel contempo e sinergicamente l'azione pubblica deve provvedere ad infrastrutturare e preparare il territorio ad accogliere il conseguente flusso turistico che, create le opportune condizioni, si riverserà nel paese.


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IL RECUPERO DELLA CU/OLTURA DEL PREZIOSO VINO

La ricerca di radici, oltre all'imprescindibile recupero edilizio, deve passare obbligatoriamente attraverso la valorizzazione della peculiarità del territorio, il vino che, con le sue varietà autoctone: il Caprettone, la Falanghina, il Greco, la Palommina e l'Aglianico, sta già proiettando, dopo una stasi di circa un quarto di secolo, Terzigno nei grandi circuiti nazionali come la presenza nelle Associazioni Nazionali "Città del Vino" e "Città del Vulcano" (Terzigno fa parte del direttivo) e l'iniziativa di costituire il Comitato per istituire l'associazione: "Le strade del vino del Vesuvio e dei prodotti tipici del Parco" o, infine, come la celebrazione della "Città della domenica" 45 .


Conosciuto sul mercato come il "Terzigno", il vino di Terzigno ha proprie caratteristiche che lo diversificano dagli altri: è più fine, ha una maggiore fragranza, è più brioso; le sue viti sono coltivate in terreni che hanno una giacitura unica, ricca di declivi naturali e meglio esposti; inoltre il "Terzigno" ha una esclusiva finezza grazie alla tecniche di vinificazione particolari atte a conferirgli toni più evidenti di colore e più digeribilità, "scende piacevolmente", anche nella versione frizzante (sfumante), ottenuti con l'aggiunta del vino dolce parzialmente fermentato (lambiccato), azione che provoca una ripresa fermentativa direttamente in bottiglia (da compiere rigorosamente a marzo con il vento del Nord: la tramontana - il mitico fecondatore vient' 'e terr'), la formazione conseguente di anidride carbonica rende spumeggiante il vino alla mescita.
Dai vigneti (curati come se avessero un'anima, come se vivessero di una vita e di una storia proprie, entrambe scritte sulle lave feconde del Vesuvio, grazie alla generosa e sapiente fatica di generazioni che hanno scelto di far parte della millenaria trama di simboli e di valori che il vulcano intesse senza sosta) si producono vini dal bouquet particolarissimo, come ad esempio: la vivace Falangina, la Coda di Volpe (Caprettone per i locali) dal gusto persistente e tenace - bouquet vario e intenso, la Palommina (Per' 'e Palunmmo) dal colore rosso rubino - profumato di marasca, il Lacrima Cristi bianco (nato dal connubio tra Coda di Volpe e Falangina, delicatamente e intensamente profumato di pesca e di ginestra vesuviana) e rosso (gusto colmo e vellutato, profumato di marasca e di ciliegia matura, in cui si insinua il sentore della violetta)


Il vino di Terzigno è definito il "Primo Vino" :
-
sia per le numerose affermazioni in Italia ed all'estero:
" conosciuto e considerato nel 1885 a Londra, nel 1886 ad Amsterdam, nel 1888 a Rotterdam;
" nel 1892, un gruppo di esperti alla corte degli Asburgo di Vienna, sanciscono che il vino di Terzigno è il migliore al mondo;
" nei concorsi nazionali di Milano del 1948 e di Roma del 1950 risultò il "primo in Italia";
" alla Fiera della Casa di Napoli del 1965, ha vinto la medaglia d'oro, quale miglior vino esposto;
" a Roma, nel 1996, in occasione della benedizione del quadro dell'Immacolata restaurato, il vino viene donato al papa Giovanni Paolo II;
" in occasione del Giubileo del 2000, il 30 settembre, in una suggestiva cerimonia, Terzigno offre al Papa il proprio vino in ricordo della pratica dei secolo XVI e XVII, quando dalle terre vesuviane il vino greco e latino, franco di dazi e gabelle, veniva imbarcato a Castellammare e sbarcato al molo di Ripetta, sul Tevere;
- sia perché essendo il primo a vinificare era ed è atteso con impazienza dai "cantinieri napoletani" per rimpinguare le scorte.
Dal 1983 è a
"Denominazione di Origine Controllata (DOC). Tale denominazione richiede una resa entro il 65% dell'uva e un titolo alcometrico almeno del 12%.

Negli ultimi tempi si nota sempre più, in ogni famiglia, una rinnovata passione per la vendemmia e la vinificazione, a volte solo per uso personale; passione giustificata dalla peculiarità del territorio di "fuoco", di lapilli consunto dalla lava che dona alla vite la capacità di produrre un vino (antico e sacro) speciale con una fragranza di profumi vesuviani -
con Curzio Malaparte: "dalla forza magra e delicata che sfuma in soavissimi aromi di erbe selvatiche; ha il colore del fuoco infernale, il sapore della lava, dei lapilli, della cenere ... ". Tale tendenza fa senz'altro ben sperare per il futuro di Terzigno.

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Per una conoscenza delle interessanti iniziative sulla promozione del vino degli anni Novanta, sono consultabili gli opuscoli pubblicati a cura del Centro Attività Culturali "L'ARCHEO".
Di seguito sono riportati i rispettivi sommari:


1. IL PRIMO VINO - 1 A SAGRA DEL VINO DI TERZIGNO, 16-17-18 NOVEMBRE 1990

DIBATTITO SUL TEMA
"REALTÀ E PROSPETTIVE DEL VINO DEL VESUVIO"
MOSTRA D'ARTE "
L'UVA NEL TEMPO E NELLA SACRALITÀ";
ARTICOLI DEGLI AUTORI DAI TITOLI:
PRESUPPOSTI DELLA SAGRA - NELLA SPERANZA DI UN CENTENARIO - TERZIGNO, DOVE L'ARTE DEL VINO È ANTICA - IL VINO DI TERZIGNO NELLA STORIA - REALTÀ E PROSPETTIVE DELL'ASSOCIAZIONISMO VITIVINICOLO VESUVIANO - " 'O VINO" (POESIA) - COME IL VINO ARRIVA IN TAVOLA - IL LACHRJMA CRISTY DEL VESUVIO E L'IDENTITÀ DEL VINO DI TERZIGNO - NONNA MARIA BALDINI RACCONTA… LA VENDEMMIA DEL '45 - COMME PO' ESSERE 'O VINO - COME SI MISURAVA IL VINO A NAPOLI DURANTE IL REGNO DELLE DUE SICILIE - 'E VINE D' 'O CANTINIERE - ALLA RICERCA DEI VOCABOLI PERDUTI - IL "LAVIELLO": ENTUSIASMI E VECCHI RICORDI - PROSPETTIVE - COSA FARE PER PRODURRE IL VINO DOC? TUTTE LE REGOLE CHE DEVI SAPERE - CANZONE 'E TERZIGNO (CANZONE) - CANTO DEL VIGNAIUOLO TERZIGNESE (POEMETTO);

PIGIATURA IN PIAZZA CON SUCCESSIVE SVINATURA E TORCHIATURA, PALIO DELLA BOTTE (LA DISFIDA DELLE CONTRADE), CONCORSI: ARTISTICO PER IL LOGO DELLA SAGRA, SCUOLE, FOTOGRAFICO "IL SAGRO OBIETTIVO" ED ENOLOGICO, GASTRONOMIA TIPICA E INTRATTENIMENTI MUSICALI .

2. IL PRIMO VINO - 2 A SAGRA DEL VINO DI TERZIGNO, 8-9-10-11 NOVEMBRE 1991 - SULLE RADICI DI IERI GUARDANDO IL DOMANI

DIBATTITO SUL TEMA "
REALTÀ E PROSPETTIVE DELLA VITICOLTURA LOCALE UN ANNO DOPO";
ARTICOLI DEGLI AUTORI DAI TITOLI:
NON SOLO VIENNA NEL 1892 MA… - QUESTA È LA SAGRA - L'ARCHEO DICE GRAZIE E BENVENUTI - LA COLDIRETTI & LA SAGRA - L'ASCOM DI TERZIGNO NELLA SAGRA - TERZIGNO VISTA DA FRANCO PICCINELLI - IL VESUVIO, IL VINO, LA VITE (CITAZIONI CLASSICHE) - NON SOLO SAGRA - IL PALIO DELLA BOTTE (SCHEMA, CONTRADE, CRONACA E REGOLAMENTO) - TESTIMONIANZA DI UNA BIMBA SULLA PIGIATURA - CUPOLE DI TERZIGNO (FOTO) - TARANTELLA PAESANA (POESIA) - PROCESSANDO IL VINO (REGOLAMENTO PROCESSO AL VINO) - ARTINSAGRA SU TEMA DI/VINO (RASSEGNA D'ARTE) - L'OBIETTIVO DI GIANNI ROLLIN - VINO VOME MEDICINA … (IL RESVERATROLO ANTINFARTO) - IL VINI ATTRAVERSO LA DEGUSTAZIONE - IL VINO TRA VECCHIE NUOVE TECNOLOGIE - PIPERNO NOBILISSIMO - UNA PROPOSTA: ENOLOGIA ED ECOLOGIA NELLE SCUOLE ;

PIGIATURA IN PIAZZA CON SUCCESSIVE SVINATURA E TORCHIATURA, PALIO DELLA BOTTE, PROCESSO AL VINO, CONCORSI SCUOLE ED ENOLOGICO, MUSEO CONTADINO, GASTRONOMIA TIPICA E INTRATTENIMENTI MUSICALI .


3. IL PRIMO VINO - 3 A SAGRA DEL VINO DI TERZIGNO, 6-7-8-11 NOVEMBRE 1992 - TERZIGNO: STORIA TRADIZIONE E … VINO

ARTICOLI DEGLI AUTORI DAI TITOLI: 1
892 -1992 NON SOLO VIENNA - BRINDIAMO …… È SAGRA - FESTEGGIANDO UN CENTENARIO - UNA SCHEDA DI TERZIGNO - APPUNTI DI STORIA - DA UN ATTO NOTARILE - RITORNO CON GIOIA - BRINDANDO A TERZIGNO - IL VINO È IL LATTE DEI VECCHI MA QUELLO DI TERZIGNO È VIGORÌA PER I GIOVANI - C'È VINO E VINO … (POESIA) - LE REGOLE PER IL VINO DOC - SENSAZIONI - DI-VIN-A-MENTE (RASSEGNA D'ARTE) - VINO DEL VESUVIO ED EUROPA DEL 1993 - IL BRONZO E LE FRASCHE (MOTTI SUL VINO) - … RADICI … - IN AUMENTO PRODUZIONI ED ESPORTAZIONI DEI VINI DOC - ARCHEOVINO - ALLA RICERCA DI VOCABOLI PERDUTI - ESTERNAZIONI DI UN SOCIO DE "L'ARCHEO";

PIGIATURA IN PIAZZA CON CONSEGUENTI SVINATURA E TORCHIATURA, PALIO DELLA BOTTE , PROCESSO AL VINO, CONCORSI SCUOLE , ENOLOGICO E POETICO DAL TITOLO "VINO IN VERSI" (le circa cinquanta composizioni poetiche, insieme agli elaborati degli alunni ed alcune considerazioni dei promotori, sono state raccolte e pubblicate nel pregiatissimo volumetto "VINO IN VERSI"), GASTRONOMIA TIPICA E INTRATTENIMENTI MUSICALI .

4. IL PRIMO VINO - 4 A SAGRA DEL VINO DI TERZIGNO, 6-7-10-11 NOVEMBRE 1993 - TERZIGNO: VINO, PIPERNO E …

ARTICOLI DEGLI AUTORI DAI TITOLI: 1892 -1992 NON SOLO VIENNA - BRINDIAMO AD UNA SPERANZA - 'O TESORO 'E TERZIGNO (POESIA) - ASSOCIATEVI !!! - IL PIPERNO: UNA PIETRA VIVA DA VALORIZZARE - DI / VIN CREATIVO … (MOSTRA D'ARTE) - LL'INGLESE (RACCONTO IN VERSI) - CAGNAMMO 'A LIGGENDA (POESIA) - BACCO FA BENE ALLE OSSA!!;

PIGIATURA IN PIAZZA CON SUCCESSIVE SVINATURA E TORCHIATURA, PALIO DELLA BOTTE, PROCESSO AL VINO, CONCORSI SCUOLE
("CUPOLE , VILLE ROMANE, VILLE VESUVIANE, 'E CCURTINE, CASE RURALI ADOTTIAMOLE E SALVIAMOLE !!!") ED ENOLOGICO, MUSEO CONTADINO, SCALPELLINO, BOTTAIO, PREMIO "AMICI" DI TERZIGNO (LIRICHE AGLI AMICI DI TERZIGNO), RICORDO DEI TERZIGNESI DI SPICCO, GASTRONOMIA TIPICA E INTRATTENIMENTI MUSICALI .

Le manifestazioni successive, più modeste, non hanno prodotto pubblicazioni.

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IL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO



Castello mediceo in Ottaviano, sede del Parco


Il Parco Vesuvio 46 , istituito con D.P.R. del 5 giugno 1995 e individuato nella legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 dicembre 1991, è ubicato al centro di un area metropolitana per un'estensione di 8.482 ettari ricadenti nella giurisdizione dei tredici comuni della fascia pedemontana vesuviana; è gestito dall'Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Le finalità dell'istituzione, oltre a preservare l'affascinante vulcano, di sicuro il più famoso e seducente del mondo con il suo ricco tesoro di biodiversità ed gli eccezionali paesaggi naturali, sono volte a valorizzare le produzioni tipiche dell'area vesuviana sia agricole che artigianali.
Il Parco è una delle più grosse scommesse nell'ambito della conservazione della natura e rappresenta una delle più grandi sfide che lo Stato ha voluto lanciare su un territorio che, da oltre mezzo secolo, è stato violentato in mille modi da quanti (pubbliche amministrazioni, organizzazioni malavitose, palazzinari, privati cittadini, ecc.) non hanno saputo interpretare la vocazione, l'identità e la specificità di questo territorio; attraverso la riscoperta delle più antiche tradizioni (
e non con discariche), il Parco, invertendo la tendenza, vuole essere, quale interprete della vera vocazione, il volano della riqualificazione del territorio e dello sviluppo sociale, culturale ed economico delle popolazione dei tredici comuni interessati e di quelle limitrofe.
Terzigno concorre alla superficie del Parco con la quota più alta, 1700 ettari, interessando la zona a monte (delimitata dalla via Zabatta) e la superficie coperta dalle lave vulcaniche (delimitata dall' ex regio lagno Alveo Camaldoli, oggi Via Cavour e via Carlo Alberto, ed il vecchio tracciato della via Passanti, recentemente sistemato).
Altre notizie sul Parco e le sue competenze e attività sono facilmente reperibili nel corposo e ampiamente diffuso materiale conoscitivo e divulgativo dello stesso Ente Parco Nazionale del Vesuvio.


Fichi, pomodori e funghi di Terzigno


44. Angelo Massa, nel 2004, ha pubblicato sulla politica di recupero dei centri storici, con una completa lettura tecnica degli stessi come premessa alla catalogazione, un lavoro accurato ed approfondito, corredato da tutta la legislazione paesistica vigente (PTP, TTR, PTCP, PI, PIR, RUA, RAC, finalità del PARCO VESUVIO e delle ASSOCIAZIONI di cui fa parte Terzigno), dal titolo "Terzigno - Storia ed immagini di un paese" .
45. Iniziativa promossa dal quotidiano "la Repubblica" volta a far conoscere su larga scala, attraverso passeggiate ecologiche, luoghi, memorie, prodotti, arte e cultura della città, svoltasi il 26 gennaio 2003.
46. Negli anni Settanta si rafforza enormemente l'idea di istituire un'area protetta dalla legge per il Vesuvio è, infatti, dei primi di questi anni la proposta dei senatori Papa e Fermariello di istituire il Parco Nazionale Monte Somma-Vesuvio nell'ambito della tutela dei Beni Culturali e Naturali; la proposta cadde per il passaggio delle competenze dal governo alle regioni. Nel 1977 la Provincia di Napoli organizza un Convegno sui vulcani attivi e, in tale occasione, viene riproposto il Parco con motivazione anche di difesa del territorio, ma anche questa non ha avuto buon esito. Nel 1978 fu costituito il Comitato Ecologico Pro-Vesuvio con lo scopo di attirare l'attenzione delle autorità per il degrado dell'area. Ancora il 5 febbraio 1981 la Provincia di Napoli ritorna alla carica con la presentazione di una proposta di legge alla Regione Campania, anche in questa occasione non vi fu alcuno sviluppo. Comunque, dopo innumerevoli discussioni e convegni specializzati, finalmente, verso la metà degli anni Novanta, si matura e concretizza l'dea e viene istituito il Parco.


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Riferimenti bibliografici

"
GIANSTEFANO REMONDINI 47 - DELLA NOLANA ECCLESIASTICA STORIA (I°E III° TOMO) - NAPOLI - STAMPERIA GIOVANNI DI SIMONE - 1747.
" VINCENZO DEGLI UBERTI - SUL FIUME SARNO , DISCORSO STORICO-IDRAULICO - NAPOLI - TIPOG. FERNANDES - 13 MARZO 1844
" LUIGI SAVIANO - LA CITTÀ DI OTTAVIANO: ORIGINE E STORIA - NAPOLI - ED. LAURENZIANA - 1968.
" FRANCESCO CATAPANO - CENNO STORICO DELLA PARROCCHIALE CHIESA DELLA SS. CONCEZIONE DI TERZIGNO - VALLE DI POMPEI - TIP. F. SICIGNANO - 1926.
" SALVATORE DI GIUSEPPE - CENNO STORICO SULLA PARROCCHIA DI S. ANTONIO IN TERZIGNO / STORIA CIVILE DI TERZIGNO - MARIGLIANO - SCUOLA TIPOGRAFICA ANSELMI -1977 E 1979.
" SILVIO COLA - S. GIUSEPPE VESUVIANO NELLA STORIA \ IL VESUVIO E LE SUE ERUZIONI \ RICORDI STORICI DI OTTAVIANO, S. GENNARELLO E TERZIGNO - NAPOLI - S.T.E.M. - II ED. 1958.
" SILVIO RUOCCO - STORIA DI SARNO E DINTORNI (VOLL. I E II) - SARNO - ARTI GRAFICHE M. GALLO E FIGLI - 1946 E 1952.
" AMEDEO MAIURI - LA CAMPANIA NEL TEMPO DELL'APPRODO DI S. PAOLO - STUDI ROMANI - ANNO IX N. 2 - MARZO/APRILE 1961.
" ARCHIVIO: DEL COMUNE E DELLA PARROCCHIA DI S. MICHELE ARCANGELO DI OTTAVIANO; DELLA CURIA DI NOLA; DEL COMUNE E DELLE PARROCCHIE DI TERZIGNO.
" OPUSCOLO - LA CAMPANIA TRA IL '43 E IL '45, LA MEMORIA, LE MEMORIE - ALUNNI LICEO SCIENTIFICO E PROF. AMBROSIO EDUARDO - TERZIGNO - 1996
48.
" GIUSEPPE BIFULCO - TERZIGNO IN UN CONTESTO GEOGRAFICO E POLITICO DELLA STORIA - MARIGLIANO - SCUOLA TIPOGRAFICA ANSELMI -1984.
" GIUSEPPE BOCCIA - TROJANO CARACCIOLO DEL SOLE, VESCOVO DI NOLA - SARNO - TIPOLITOGRAFIA DOLGETTA GAETANO - 1996.
" L. IROSO, C. CIMMINO - DA CAMPAGNA A CITTÀ - CASALNUOVO - 1994.
" A. S. N. - BOZZE DI CONSULTA, 182, COMMISSIONE ARALDICA NAPOLETANA, 95 - II SERIE.
" COMUNE DI TERZIGNO - LE VILLE ROMANE DI TERZIGNO - A CURA DI CATERINA CICIRELLI - 1989
" PUBBLICAZIONI DE L'ARCHEO - DAL 1990 AL 1993
" TESI DI LAUREA DI EDUARDO AMBROSIO - 1973
" ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI - FEDERAZIONE PROVINCIALE DI NAPOLI - X ANNUALE DELLA VITTORIA. - STABILIMENTO ARTI GRAFICHE G. RISPOLI E C. GRADINI PARADISO A MONTESANTO, 3 - NAPOLI


47. La biografia è nella pubblicazione "GIANSTEFANO REMONDINI ATTI DEL CONVEGNO NEL II° CENTENARIO DELLA NASCITA" - Nola, 19 maggio 2001 - a cura di Carlo Ebanista e Tobia R. Toscano .

48. Stampato in proprio con la somma vinta per la classificazione al 1° posto nel Concorso "Liberazione Nazionale" indetto in occasione del 50° anniversario dal Ministero BB. CC. e dal Consiglio Regionale della Campania.

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